Carambola: il frutto a stella che aiuta ad abbassare la glicemia

    carambola

    Essendo un frutto esotico proveniente da molto lontano non tutti conoscono la carambola, una prelibatezza nota anche come star fruit per via della sua particolarissima forma a stella. Si parla tuttavia di un tipo di frutto dal gusto originale, nonché ricco di diverse proprietà molto interessanti. Come anticipato, essendo un tipo di frutto che proviene da terre lontane non è facile da trovare in Italia, ma si può comunque cercare nei supermercati che propongono anche frutta esotica. Negli stessi è possibile reperire ad esempio la carambola dei Fratelli Orsero, già imbustata e matura al punto giusto, pronta quindi per essere gustata. Una volta capito dove è possibile trovarla, vediamo ora di capire da dove proviene la carambola, quali sono le sue proprietà e come si mangia.

    L’origine della carambola

    La carambola è un frutto prodotto da uno speciale arbusto, diffuso originariamente in Sri Lanka e in India: l’averrhoa carambola. Ciò che colpisce a un primo sguardo è proprio la sua forma paragonabile ad una stella perfetta, mentre per quanto riguarda invece il gusto, è necessario premettere che questo in genere dipende dalla varietà: esistono infatti carambole molto dolci e altre dal sapore particolarmente acido. Sebbene originario del subcontinente indiano, attualmente questo frutto viene coltivato in molte zone del mondo, come ad esempio in Sud America (si pensi al Brasile, oggi un grosso produttore) e alcune zone della Sicilia. Pur essendo spesso usato come guarnizione, questo frutto può stupire se impiegato nelle insalate e non solo.

    Un frutto che fa bene alla glicemia

    La carambola è stata di recente oggetto di studi scientifici, i quali hanno evidenziato una sua particolare proprietà: questo frutto, infatti, è risultato molto utile ai malati di diabete, in quanto aiuta a mantenere bassa la glicemia. La carambola si dimostra inoltre ricca di vitamina C e di altre sostanze note per contrastare l’azione dei radicali liberi, dunque contro l’invecchiamento cellulare. Bisogna però sottolineare che la carambola non possiede solo benefici, ma anche qualche controindicazione: questo frutto, nello specifico, abbonda di acido ossalico e ciò potrebbe portare delle complicanze ai soggetti sofferenti di disturbi ai reni.

    Come usare la carambola in cucina

    Il consumo della carambola può essere paragonato a quello di un agrume: infatti c’è chi ama mangiarlo da solo, anche prima della maturazione, per via del suo sapore acidulo. Qui da noi, però, di solito la carambola viene consumata matura, come guarnizione o nelle insalate. C’è addirittura chi la inserisce in ricette come il cous cous (nella sua versione Thai). Altri impieghi della carambola vedono questo frutto protagonista nei cocktail, nelle macedonie e ovviamente nelle preparazioni dolci: si parte dalle marmellate alla carambola, fino ad arrivare alle crostate e alle torte rovesciate, particolarmente indicate quando il frutto è maturo e quindi molto dolce. Infine, opzione da non sottovalutare, questa varietà di frutta può essere addirittura usata per ottenere un gustosissimo frullato.

    Questa estate, dunque, conviene variare un po’ il menu e scoprire la carambola: una vera e propria “stella” delle nostre tavole, che può regalare diverse sorprese.