Siti web, piattaforme digitali, PEC, Spid e chi più ne ha più ne metta, hanno contribuito, in maniera assolutamente positiva, all’accesso di molte informazioni, allo sbrigo di pratiche complesse e alla semplificazione generale di varie situazioni che richiedevano giornate intere di fila e di attese. Con il Covid-19, fortunatamente, il sistema digitale è stato potenziato e siamo riusciti, in quasi due anni, ad ottenere notizie accessibili a portata di un click. Spesso, sarà anche capitato di telefonare in un qualsiasi ufficio per chiedere delucidazioni su qualche tema e sentirsi dire “tutte le informazioni sono presenti sul sito“. Benissimo, ma se non fosse così sempre?
Una cittadina, residente a Campobasso, con un post pubblico su facebook, denuncia la mancata reperibilità di informazioni per poter revocare il medico di base e richiedere una nuova assegnazione. Leggiamo:
“Devo fare il cambio medico per me e per i miei familiari. Cerco sul sito dell’ASREM gli orari e la sede dell’ufficio preposto al servizio. L’informazione non esiste. Ricordo che fino a qualche anno fa l’ufficio si trovava in via Duca D’Aosta. Stamattina vado lì, con tutte le difficoltà del caso, visto che in quella zona i parcheggi sono inesistenti. Scopro, dopo essere arrivata, che il servizio per il cambio medico non è più lì ma in via Ugo Petrella. Mi rimetto in macchina, cerco un parcheggio in centro e alle 9.30 arrivo all’ufficio di via Petrella. Mi avvicino al dispenser di numeri per la fila e sul display leggo “servizio chiuso”. Cerco qualcuno per chiedere informazioni ma non c’è nessuno. Un altro utente mi informa che, dopo il sessantesimo numero, l’erogatore di numeri viene disattivato. Bisogna tornare alle 14.00. […] Ci sono già 20 persone che – in “autogestione” – fanno la fila per ottenere il numero necessario per fare la fila. La macchinetta erogatrice di biglietti inizia a funzionare alle 15.00. Alle 15.00 un vigilante ci invita a prendere il numero alla macchinetta e solo in quel momento ci informa che saranno erogati solo trenta numeri e che lo sportello aprirà alle 15.30. Alle 15.30 lo sportello apre e così dopo un’ora e mezza di fila per prendere il bigliettino per fare la fila comincia la fila vera e propria. Dopo ancora un’altra ora raggiungo lo sportello. […] io e la mia famiglia abbiamo il nostro nuovo medico di base“.
Quello dell’utente in questione è un lieto fine abbastanza sudato, ma la mancanza di informazione, digitale e non, genera confusione, malcontenti e disagi ai cittadini che, se lavoratori, sono anche costretti, spesso, a prendere permessi per sbrigare attività burocratiche che potrebbero essere velocizzate e digitalizzate. Un grande disagio anche per gli anziani, ancor più se provengono dai Paesi, legati agli orari dei pullman, con le famose corse a singhiozzo.
Non tutti possiamo essere al corrente, a priori, della modalità di revoca/cambio medico e ci si affida all’informazione digitalizzata. Insomma cosa fare? Se ancora non è possibile digitalizzare tutto, per il momento, almeno non si lascino le cose a metà… e soprattutto gli utenti allo sbaraglio!