Esce oggi “È finita la gioventù“, la raccolta di versi di Antonio Mastrogiorgio.
La silloge, ad eccezione di qualche poesia, è stata redatta intorno ai suoi vent’anni e ci regala un quadro sincero della realtà provinciale molisana.
Dalla prefazione si legge “sentiamo l’autore ovunque tra le pagine, ma ci arriva come un’immagine portata dal vento, la vediamo arrivare, quasi la aspettiamo, ma non la percepiamo come un’imposizione di pensiero piuttosto come il riuscire per un attimo a guardare con i suoi occhi, ad essere lui pur rimanendo noi. Dall’altra parte, questo obbiettivo fotografico in carne ed ossa lascia il posto ad un altro, quello su uno spaccato umano, più che sociale, quello che vive (e prospera, in realtà) in una dimensione prettamente italiana, che è quella provinciale e che, sebbene di striscio, è stata analizzata nel corso nel tempo da autori di vario genere, ma è stata lambita sempre con una sorta di timore o referenzialità, poiché a nessuno piace parlare di qualcosa che non sempre è facilmente identificabile, e che spesso, per questo motivo, viene anche bistrattata, quando in realtà nasconde elementi di rara umanità“.
Antonio ritrova i vecchi componimenti a distanza di molto tempo e si rende conto della velocità, dell’incoscienza e dell’inconsapevolezza con le quali aveva vissuto la sua gioventù. Da qui il titolo che è un monito: “ricordati che non sei più un ragazzino e che il tempo passa in fretta“.
L’autore nasce a Campobasso nel 1986 e vive a Pietracatella. Fa l’operaio e da più di dieci anni guida un progetto musicale chiamato La Suonata Balorda, vincitore del Premio “Fabrizio De André – Parlare Musica” 2015.
La copertina (intitolata “Borgo paranoico”) è stata dipinta su richiesta da Guerino “Guero” Taresco, pittore e contrabbassista ed amico dell’autore.
Il libro è stato pubblicato nella collana Nuove Voci del Gruppo Albatros. È ordinabile in libreria e disponibile su molti dei principali book store on line tra cui Mondadori, Hoepli, Amazon e Libreria Universitaria.