Il bilinguismo infantile è circondato da pregiudizi e disinformazione. Molti bambini imparano più di due lingue, quindi possono essere anche trilingui. Bilinguismo vuol dire parlare due lingue apprese in modi diversi durante l’infanzia: per esempio, in famiglie dove i genitori parlano lingue diverse, o in famiglie immigrate da Paesi dove si parlano altre lingue, oppure famiglie residenti in regioni dove si parlano lingue minoritarie.
Ma quali sono i pregiudizi più comuni sul bilinguismo nei bambini?
Ancora oggi si pensa che apprendere due lingue richiede troppo sforzo per il cervello di un bambino piccolo; si crede che un bambino bilingue è confuso e non impara a parlare bene nessuna lingua, quindi, secondo questa linea di pensiero, l’apprendimento di più lingue è dannoso per lo sviluppo linguistico dei bambini. Queste opinioni sono spesso alla radice di decisioni prese dalle famiglie e dagli insegnanti, influenzando la vita stessa dei bambini che avrebbero l’opportunità di crescere bilingui. Molti genitori, pur volendo che i loro figli parlino due lingue, sentono dire che l’esposizione a due lingue causa problemi e quindi accantonano il progetto del bilinguismo ancor prima di averlo veramente sperimentato, oppure decidono che sia meglio aspettare per parlare una delle lingue fino a quando la prima lingua si è stabilizzata, per poi scoprire che è troppo tardi, o troppo difficile, introdurre la seconda lingua.
Studi scientifici dimostrano che in età prescolare i bambini imparano qualsiasi lingua senza sforzo, esattamente come imparano a camminare. Il bilinguismo infantile è diverso dall’apprendimento di una seconda lingua in età adulta: è un processo spontaneo che ha luogo se il bambino ha abbastanza occasioni di sentire le lingue e sufficiente motivazione ad usarle.
Crescere con più di una lingua può dare una serie di vantaggi linguistici e mentali. Uno di questi è una maggiore abilità di distinguere tra forma e significato delle parole: questo è in parte dovuto al fatto che i bilingui possiedono due vocaboli per lo stesso oggetto e due modi di esprimere lo stesso concetto. Inoltre i bambini bilingui hanno una comprensione precoce del fatto che gli altri possono avere una prospettiva e un punto di vista diverso dal loro.
Possiamo concludere dicendo che se ci sono due lingue a casa, non c’è dubbio che vanno parlate entrambe fin dalla nascita. Se si parla solo italiano e si ha la possibilità di mandare il bambino ad una scuola bilingue, il bambino diventerà bilingue e sarà ancora più motivato se anche i genitori dimostrano interesse e fanno uno sforzo per imparare quella lingua. Molte sono le scuole che attivano corsi di inglese, anche per facilitare le famiglie, senza spendere soldi. Se si ha la fortuna di vivere in una regione dove si parla una lingua minoritaria, bisogna approfittare di questa risorsa naturale e trasmetterla alla generazione successiva. Non ci sarà nessuna confusione, il bilinguismo può solo portare vantaggi per il futuro.