Anand Krishna Mishra è un bambino di 11 anni che vive in India, nel distretto di Lucknow, a sud-est di New Delhi. Fortunatamente ha la possibilità di frequentare la scuola in quanto appartiene alla classe media e in India, se non si possiedono discrete condizioni economiche, diventa impossibile essere anche minimamente istruiti. Anand è consapevole di essere molto più fortunato di tanti altri bambini indiani e forse per questo motivo ha deciso di mettere a disposizione ciò che impara a scuola per donarlo a chi non può permettersi di frequentarla.
Il papà di Anand ha spiegato che l’idea è frutto di un viaggio nello Stato centro-occidentale di Maharashtra; c’era un bimbo seduto in un angolo a studiare e ogni volta che nel tempio iniziavano le preghiere, correva dentro e dirigeva i canti. Poi tornava nell’angolo e riprendeva a leggere. Loro volevano donargli dei soldi, ma il bambino ha rifiutato chiedendo loro di procurargli dei libri. È proprio da questo episodio che Anand ha voluto mettere a disposizione il suo sapere per la collettività e, soprattutto, per coloro che non possono permettersi di frequentare la scuola.
Stessa storia ci arriva dall’Argentina dove Leandro Nicanor Quinteros ha fondato “Patia y Unidad“, nel cortile di sua nonna Ramona. Leandro di mattina va regolarmente a scuola, poi dalle due alle sei è impegnato in quest’attività di volontariato, rivolta non solo ai ragazzi della sua età, ma anche agli adulti che non hanno mai avuto la possibilità di andare a scuola. La scuola ha spazi ristretti: tre aule per due metri per due, divise da teli di tessuto. Ospita circa 40 bambini e alcuni adulti. Il sogno di Leandro è quello di ingigantire la scuola e permettere a tutti i bambini che hanno voglia di imparare a leggere e a scrivere di usufruire di un luogo gratuito per apprendere.