Il Liceo Classico “Mario Pagano” si prepara alla Notte dei Licei

La Notte nazionale del liceo classico nasce da un'idea di Rocco Schembra, docente di Latino e Greco al liceo classico "Gulli e Pennisi" di Acireale. L'evento si svolgerà l'11 gennaio e nel corso della serata i licei classici aderenti apriranno le loro porte a tutti e ciascun istituto personalizza le sue iniziative grazie al protagonismo degli alunni. Anche il Liceo Classico di Campobasso aderirà all'iniziativa.

Notte Nazionale del Liceo Classico - Notte dei Licei

Negli ultimi decenni, nel campo dell’istruzione e della cultura in generale, abbiamo assistito e continuiamo ad assistere, nostro malgrado, ad una generale svalutazione della conoscenza umanistica in quanto essa non è foriera dello sviluppo tecnologico e economico della società. Il discorso dovrebbe tornare sull’importanza delle scienze umanistiche in quanto tali, come cultura e formazione della coscienza civile e del tessuto sociale di una nazione, ma anche come pure attività dello spirito. La loro valenza e il loro significato consiste nel fornire all’uomo la possibilità di dare senso alla propria esistenza, di cogliere il proprio posto nel mondo, di rispondere ai suoi interrogativi vitali ed esistenziali. In realtà la cultura umanistica ha sempre avuto con le scienze e la tecnologia uno stretto rapporto:

“Sarebbe una follia intraprendere un programma nel quale la ricerca nelle scienze naturali e in medicina fosse estesa a discapito delle scienze sociali, di quelle umane e di altri studi così essenziali al benessere nazionale“. (Vannevar Bush, 1890-1974).

La notte dei licei classici nasce anche dal sentimento di salvaguardare e ridare il giusto valore alla cultura umanistica. L’11 gennaio 2019 è la data comune a tutti i Licei Classici italiani che aderiscono all’iniziativa, così anche il Liceo ClassicoMario Pagano“, dalle 18:00 alle 24:00, aprirà le sue porte alla cittadinanza. Gli studenti si esibiscono in svariate performances: maratone di letture di poeti antichi e moderni, presentazioni di libri e incontri, esperimenti scientifici e laboratori vari. L’iniziativa lascia libera inventiva e creatività ai giovani liceali guidati dai loro docenti.

Incontriamo Federico Lombardi, classe III B, rappresentate d’Istituto del Liceo Classico di Campobasso che dà indicazioni sull’evento e non solo.

Allora Federico qual è lo scopo della Notte dei Licei?

L’evento è su scala nazionale. Aderiscono tantissimi licei classici italiani e anche il nostro. Quella del 2019 è la V edizione e, in passato, ci sono sempre stati feedback positivi, credo anche quest’anno. Lo scopo dell’evento è far capire cosa si studia nel nostro Liceo, a cosa servono le materie umanistiche e perché studiarle. Sul Liceo Classico ci sono sempre molti dubbi, soprattutto negli ultimi anni, per il fatto che le materie umanistiche vengono screditate e accantonate, dando particolare importanza a quelle scientifiche, poiché offrono maggiori sbocchi lavorativi.

Come si organizza la serata?

La serata è suddivisa in due parti: dalle 18 alle 20 ci saranno dei corsi autogestiti, dei laboratori nei quali ci divertiremo ad esercitarci su alcune materie assieme. Mentre dalle 20 alle 24 ci sarà una serata dedicata alla lettura sul temaLo scontro perpetuo tra apollineo e dionisiaco“, con maggiore attenzione al tema dionisiaco, particolarmente sentito dalla prof.ssa Ruscitto. I laboratori non saranno solo in programma nella Notte dei Licei ma anche in altre occasioni: il 18 dicembre e il 10 gennaio ci sarà il laboratorio di greco elementare, il 17 gennaio ci sarà il laboratorio di italiano e il 24 gennaio quello di matematica, tutti i laboratori si svolgeranno dalle 15, 30 alle 17,30.

Cosa pensi di questi cinque anni trascorsi al liceo classico?

Credo di avere un pensiero ben delineato. Gli studi umanistici possono anche essere accantonati rispetto alle materie scientifiche, come sta accadendo, ma essi sono la chiave di interpretazione del mondo in cui viviamo. Sicuramente dopo la maturità non avremmo “imparato” un mestiere, ma avremmo ricavato un ottimo metodo di studio, fondamentale per qualsiasi facoltà si decida di frequentare. Studiando le materie letterarie, in modo approfondito, si scopre come le proprie tradizioni non si limitano al proprio paese, ma coinvolgono una vasta tradizione antica. Si ripercorre il passato, arriviamo a capire chi siamo e da dove veniamo e come nulla va a morire, perché riscopriamo tutto. La prima cosa da fare quando si studia un autore antico è proprio quella di riportarlo nel presente, nei limiti che ci è possibile, insomma come dice Cicerone: “Historia magistra vitae“.