Pochi minuti di video, la coinvolgente musica di Happy, la fantasia dei ragazzi ed ecco il clima che vivono gli Scout del gruppo Scout Agesci CB4, Cattedrale di Campobasso.
“Cerchiamo di dare il meglio per crescere con i nostri bambini e i nostri ragazzi. Tutti insieme vorremmo, come ci ha indicato il nostro fondatore Baden Powell, fare qualcosa per lasciare il mondo un po’ migliore di come lo abbiamo trovato”. Così i Vecchi Lupi, la comunità capi composta da 36 persone, hanno presentato ai cittadini e ai genitori dei loro ragazzi il programma educativo del prossimo triennio. Sì, perché ogni attività è preparata, organizzata e condotta nel dettaglio con un obiettivo comune, un percorso da seguire in base ai valori più antichi e più solidi: l’amicizia, l’amore per l’ambiente, la solidarietà, la responsabilità, la spiritualità.
Insieme a Don Michele Tartaglia, guida spirituale, il gruppo ha illustrato il territorio in cui si opera, ha descritto i ragazzi e i contesti sociali da cui provengono, ha messo l’accento sui limiti di una società superinformata e digitale che però non favorisce il dialogo diretto, l’apertura all’altro, lo scambio delle emozioni vere. Ma soprattutto i Vecchi Lupi hanno esposto la strada che intendono continuare a percorrere con il Progetto educativo (che viene rinnovato ogni 3 anni) fatto di corresponsabilità, progettualità e verifica continua; con alcuni chiari obiettivi: dare sempre più contenuto all’incontro con l’altro, accogliere senza pregiudizio, coinvolgere con fiducia i ragazzi e le famiglie, valorizzare i talenti, creare dialogo sempre, pregare per una crescita personale e comunitaria. Il tutto in un clima di gioco, dove la simbologia del Libro della Giungla è riferimento per ruoli e compiti. Con la voglia di stare insieme in maniera pulita, di aiutare i più piccoli a realizzarsi in pieno e di cercare ogni giorno la propria strada secondo le parole che Papa Francesco ha rivolto loro in piazza San Pietro: “Costruite ponti! Costruite ponti in questa società dove c’è l’abitudine di fare muri. Voi fate ponti, per favore!”
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