La scuola è ormai chiusa, rimane aperta per i ragazzi che devono sostenere le prove d’esame e per gli insegnanti che stanno elaborando tutti i documenti necessari a tirare le somme di un altro anno scolastico carico di progetti, obiettivi raggiunti, difficoltà incontrate e soddisfazioni raccolte.
A Ripalimosani (CB), sede centrale di nove plessi dislocati nei paesi attorno a Campobasso, l’annuale aggiornamento dei docenti è passato attraverso il Seminario eTwinning, iniziativa volta a diffondere le potenzialità dell’omonima piattaforma sul territorio, con il relativo sviluppo professionale dei docenti di ogni ordine e grado.
eTwinning, che in italiano si traduce con gemellaggio elettronico, è un progetto che la scuola di Ripalimosani, attraverso l’impegno della maestra Maria Concetta Marinelli, conosce da tempo. Ma non tutti hanno capito fino in fondo di che cosa si tratta e perché è così importante per la comunità scolastica.
“E-Twinning è la community delle scuole in Europa – spiega l’insegnante ripese che dedica tempo ed energie a questo percorso formativo per gli alunni e per i docenti – E’ un progetto della Commissione europea (Erasmus) che punta alla collaborazione tra scuole attraverso le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC). Gli insegnanti registrati in eTwinning possono quindi formare partenariati e sviluppare collaborazioni con altri docenti iscritti di altri paesi europei, attivando azioni in qualsiasi materia o area tematica”.
I progetti eTwinning sono accessibili agli istituti di ogni ordine e grado, dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di secondo grado. Chi entra nel progetto utilizza la relativa piattaforma online per condividere i contenuti, utilizzando strumenti quali e-mail, videoconference, blog, wiki, chat. E’ un cammino importante verso l’Europa, verso la consapevolezza interculturale ed una sempre più elevata competenza comunicativa.
“Etwinning è presente nella scuola di Ripalimosani da ben dieci anni – spiega ancora la Marinelli – Abbiamo ricevuto una menzione speciale e tanti quality label (riconoscimenti di qualità) nazionali ed europei che hanno premiato la qualità dei nostri progetti. Dall’anno scorso ho l’onore e il piacere di ricoprire il ruolo di ambasciatrice nazionale per la regione Molise: l’istituto comprensivo di Ripalimosani è diventato eTwinning school, grazie alla qualità dei progetti, ai diversi insegnanti etwinners presenti, ad una buona politica di e- safety e ad una leadership condivisa”.
Ma che cosa significa essere scuola etwinning e che impatto ha sui singoli studenti? “Significa avere una qualifica specifica, essere un punto di riferimento e un modello per tutte le scuole del territorio – ci spiega ancora l’ambasciatrice etwinnig – Ecco perché è cruciale l’annuale seminario regionale come quello appena tenuto a Ripalimosani: serve a condividere le buone pratiche e a celebrare la scuola come eTwinning school. Sugli studenti l’impatto è in termini di motivazione, promuove il lavoro collaborativo, crea relazioni positive, innalza le competenze attraverso una didattica innovativa, insegna ad imparare, a mettersi sempre in gioco”.
Viene da pensare che Etwinning sia quindi più una mentalità che un metodo… “Essere etwinner – conclude la Marinelli – Significa avere una visione di scuola tutt’altro che tradizionale, mettersi in gioco confrontandosi con altre realtà ed altri colleghi europei, diventare migliori a livello di competenze digitali e linguistiche, significa essere premiati con dei riconoscimenti, poter incontrare altri etwinners nelle conferenze nazionali ed internazionali e avere nuovi amici. E’ un’esperienza professionale ma anche fortemente umana: la mia collega Gina Tullo ed io siamo volate a Malaga, di nostra iniziativa e a nostre spese, per incontrare la partner spagnola e gli alunni, per lavorare insieme per due giorni. E tutto ciò è possibile quando anche i dirigenti scolastici credono in eTwinning, come fa da anni la dirigente dell’istituto comprensivo di Ripalimosani Marina Crema“.