Ases-Cia, inizia la raccolta cibo per le famiglie in difficoltà

“L’accesso al cibo per una persona o una famiglia non può essere considerato un aspetto secondario. L’auspicio è che, una volta spente le luci sull’emergenza post-Covid, la solidarietà non venga meno, ma resti sempre un punto fermo nell’agire e nelle scelte del quotidiano”. Con queste parole Cinzia Pagni, presidente di ASeS-Cia, ha spiegato l’importanza dell’iniziativa di sostegno alle famiglie lanciata dalla sua Ong. L’associazione fino al 7 giugno si impegnerà a raccogliere cibo da destinare alle persone in difficoltà,in collaborazione con Cia Emilia-Romagna, Cia Toscana, Cia Veneto, Cia Puglia, e Cia Abruzzo, perché, come ha rilevato la Caritas, la media delle persone che si rivolgono ai loro servizi (mensa sociale e distribuzione viveri) è aumentata del +114% rispetto al periodo di pre-emergenza Coronavirus. Ma la ASeS non guarda soltanto all’Italia: vuole coordinare, infatti, iniziative analoghe presso le sedi estere della Ong in Paraguay, Senegal e Mozambico, perché la crisi economica scatenata dalla pandemia del Coronavirus sta facendo aumentare la povertà nel mondo, e il rischio peggiore stimato è di mezzo miliardo in più di persone indigenti.

“Il Covid-19 e il conseguente lockdown hanno fatto emergere nuove povertà e hanno acuito le difficoltà per tutti coloro che già vivevano vicino alla soglia di povertà − ha chiarito ASeS − il numero dei nuovi poveri è destinato a crescere a causa soprattutto della perdita di posti di lavoro e di remunerazioni sempre più basse, con il risultato che si registra uno spaventoso incremento di persone che hanno bisogno di aiuto per mangiare”.