Gli ultimi mulattieri del Parco Nazionale immortalati sul National Geographic

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Castelluccia, Val Comino. Dopo aver percorso terreni impervi e scoscesi, la piccola carovana di muli scende lungo i tortuosi sentieri fino ai centri di raccolta del legname, ubicate nelle zone di deposito, qui i muli vengono scaricati del peso della legna, slacciando la fune.

Il boscaiolo e la mulattiera. Sembra una favola dei Grimm, ma è storia antica, storia recente e anche attualità.

E’ National Geographic Italia a puntare lo zoom su una compagnia di mulattieri di Pescasseroli, cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Gli ultimi uomini innamorati della montagna e di un antico mestiere grazie a loro ancora vivo sulle montagne dell’Appennino centrale.

“In Abruzzo – leggiamo nell’articolo firmato da Stefano Schirato che ha prodotto anche incantevoli foto sull’argomento – Il mestiere del taglio nel bosco per fare la legna è detto anche ricaccio con i muli e in questa zona la pratica sopravvive perché nel Parco Nazionale l’utilizzo di mezzi meccanici è assolutamente vietato: il taglio programmato del bosco deve essere operato manualmente”.

E’ molto dura la giornata del boscaiolo che parte all’alba e raggiunge gli animali da soma nella boscaglia, dove le bestie sono rimaste ad attenderlo in stato di libertà. Con esse questi uomini muscolosi ed impavidi percorrono ancora oggi le vecchie mulattiere, ossia le strade sterrate, sconnesse e tortuose destinate al trasporto con animali.

Un’ottantina in media i quintali di legna che recuperano, lavorando in estate e in autunno finché luce e meteo permettono. Per una media di 45 euro al giorno.