Visita del Ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli all’Istituto Pertini di Campobasso, dove una delegazione di studenti ha voluto presentare in maniera del tutto originale e coinvolgente un tema molto caro alla scuola: l’inclusione sociale. E lo ha fatto presentando quattro cortometraggi che l’argomento lo analizzano dal punto di vista letterario, storico, urbanistico e sociale.
Una scuola moderna sa fare tesoro del proprio passato ma è capace di guardare al presente e al suo futuro impegnandosi ad accogliere e valorizzare le diverse identità. Il canale comunicativo scelto dagli studenti questo messaggio è stato quello del film, uno dei mezzi più efficaci per veicolare esperienze, riflessioni e contenuti. Una sola immagine può dire più di cento parole.
“Ad Maiora”, il primo corto, è incentrato sulla figura di Mario Pagano e sulla realizzazione del suo sogno: l’Unità di Italia. Due alunni, girovagando tra i corridoi della scuola, improvvisamente fanno un “salto nel passato, trovandosi davanti al celebre giurista. Inizia così una intervista impossibile. Mario Pagano parla loro dei principi di libertà ed uguaglianza ed evoca l’importanza della lingua e della letteratura che ha unito il popolo italiano.
“Ver Sacrum” evoca i rituali con cui i popoli della penisola italica lasciavano la comunità di origine per fondarne una nuova. La migrazione era guidata secondo una procedura totemica: si interpretavano i movimenti ed il comportamento di un animale-guida, per trarne auspici e indicazioni sulla direzione del viaggio. Oggi, come allora, la nostra terra è crocevia di migrazioni e cambiamenti
C’è poi “La Città dei sogni” che illustra il progetto ottocentesco di Bernardino Musenga per lo sviluppo urbano nella parte piana della città di Campobasso. Partendo dall’idea di “città giardino” viene comunicato il messaggio secondo cui la città ideale è la città di tutti.
E infine “Gocce” vuole essere un messaggio semplice e immediato. La goccia rappresenta l’individuo nella sua diversità che si inserisce all’interno di una collettività. Questo processo di socializzazione viene messo in scena nell’atto del mescolamento. Per tale messaggio sono stati scelti simbolicamente latte e caffè, acqua e vino, acqua e olio. Si propone alla riflessione il pensiero di Albert Einstein secondo cui “È più facile spezzare un atomo che un pregiudizio”.
I ragazzi hanno concluso evidenziando la peculiarità della scuola che frequentano, ben espressa dal termine “convitto”, dal latino convictus, letteralmente luogo destinato a ospitare più persone insieme. L’impianto educativo didattico del Mario Pagano è infatti strutturato verticalmente sui tre ordini e tale da garantire il confronto, la collaborazione e la condivisione tra ragazzi di età diversa dai 6 ai 19 anni e di diversa provenienza geografica, proprio grazie alla presenza della istituzione convittuale.