Unione Coltivatori Italiani, nuova sede a Campobasso

L'Unione coltivatori italiani nasce nel 1966 e si costituisce legalmente nel 1972. Si muove in direzione dell'uguaglianza di tutti i coltivatori sul piano economico e sociale, oltre che giuridico. Il 14 dicembre, in collaborazione con il Gruppo AWA, presso Via d’Amato, verrà inaugurata una nuova struttura provinciale dell’UCI.

Il giorno 14 dicembre 2018, verrà inaugurata una nuova struttura Provinciale dell’UCI in collaborazione con il Gruppo AWA, di cui il dott. Raffaele D’Elia è Presidente. Alle ore 11.00 si terrà una Conferenza Stampa presso la Sala Conferenze in via d’Amato 5/C e alle ore 12.00 ci sarà il taglio del nastro, presso la sede UCI Provinciale, in via D’Amato, 9/A.

L’UCI, acronimo di Unione Coltivatori Italiani, è una delle principali organizzazioni di categoria del mondo agricolo ed è ramificata in tutto il territorio nazionale. I suoi obiettivi principali sono la centralità dell’uomo coltivatore, la centralità della società rurale e dei valori espressi dal mondo agricolo, ritenuti insostituibili e meritevoli di salvaguardia. L’UCI ha come finalità lo sviluppo dell’agricoltura come pilastro dell’economia locale, della sicurezza e della salubrità alimentare, la sana imprenditorialità agricola, la multifunzionalità, i servizi agrituristici, l’agricoltura sociale, le produzioni eco-compatibili, le eccellenze collegate all’identità.

gruppo awaL’UCI sostiene che il futuro del mondo agricolo non può non tener conto delle orme del proprio passato: i nuovi imprenditori agricoli devono essere in grado di coniugare le nuove trasformazioni con gli antichi saperi e le tradizioni del passato.

L’Unione coltivatori italiani promuove, anche attraverso le proprie iniziative nel territorio, pratiche in cui l’uso degli elementi produttivi dell’impresa agricola è finalizzato a garantire servizi alla persona. L’agricoltura sociale, bandiera dell’Unione Coltivatori Italiani, si concretizza tramite, ad esempio, il turismo verde, le fattorie didattiche e la formazione continua, fino ai servizi di reinserimento sociale attraverso il lavoro per soggetti in difficoltà. Lo sforzo di recuperare i valori comunitari e solidali dell’agricoltura, collegandoli a servizi d’avanguardia, rappresenta pertanto la sfida attuale e dell’immediato futuro.

Preservare il patrimonio di valori offerto dall’agricoltura equivale a salvaguardare l’ambiente, l’identità, la salute e il nostro domani.

L’evento fa parte del programma “Mondi Connessi – Natale Awa della Solidarietà e dell’Inclusione”, tutte le iniziative sono partite il 2 dicembre presso la casetta infopoint Awa.