Di questi tempi i ragazzi cominciano a non star più nella pelle: sta per arrivare il momento che più li prende emotivamente. La Mascherata di Ripalimosani, tradizionale ed esilarante spettacolo per le vie del paese si avvicina. Le prove cominciano ad essere quasi quotidiane, l’emozione per chi vive lo show la prima volta cresce, ma anche chi da sempre celebra il Carnevale ripese in questo modo non trattiene un po’ di impazienza.
A parlare con attori, coristi e musicanti, quasi un centinaio, si percepiscono sempre tutte le paure tipiche della vigilia. Come sarà il clima? Riusciremo a rispettare i tempi? Andrà tutto liscio? Ma soprattutto: la gente si divertirà?
Ma ogni paura, in via San Rocco alle 11 di domenica 3 marzo, quando il primo accordo della chitarra darà il via allo spettacolo, svanirà nell’ilarità e nella partecipazione mai mancata prima d’ora. E l’allegra brigata comincerà il suo viaggio nel borgo, ripetendo gli schetch per cinque volte nelle tappe, in gergo le ‘posate’, dei vari angoli del paese.
Originale e inedita la rappresentazione mette sempre l’accento su qualcosa di forte per l’identità del luogo. Quest’anno al centro delle battute ci sarà il tradizionale Palio delle Quercigliole che si svolge il 12 agosto, A corse di kèvalle per la precisione, come da sempre la gente chiama l’evento. La storia, che anche quest’anno porta la firma di Danilo Cristofaro e Gianmarco Di Lauro, è fatta di equivoci, doppi sensi, personaggi pittoreschi e colpi di scena che trasporteranno gli spettatori in una girandola di emozioni e risate.
Anche la Mascherata, come le commedie scritte dal compianto Nicolino Camposarcuno, dal mitico Mario Tanno o più recentemente da Paolo Petti che guida la Filodrammatica ripese, fa parte della preziosa e storica tradizione teatrale di Ripalimosani. Un patrimonio volto a conservare la cultura di un popolo, a mantenere vivo il vernacolo, a rafforzare un’identità che in questo paese è stata sempre vivace e forte, soprattutto nella capacità di espressione delle idee.
Perché nella storia del Molise il popolo ripese non è passato mai inosservato, soprattutto quando occorreva difendere dei diritti o conquistare delle verità. E il merito di gruppi di giovani come La Bottega della Mascherata è proprio questo: lavorare con il patrimonio storico e culturale del posto per fare in modo che la vivacità di questo popolo non rimanga sopita sotto questo velo di apparente inedia che sta ricoprendo un po’ tutti, ma soprattutto le giovani generazioni. Perché è da queste che dobbiamo ripartire per ritrovare la voglia di ridere insieme, di stare insieme, non solo la domenica di Carnevale, ma sempre.
Un plauso in più dunque ai ragazzi della Mascherata che hanno saputo coinvolgere nei vari ruoli persone di tutte le età, ma hanno anche realizzato un laboratorio con i bambini, che per quasi due mesi sono stati impegnati nella realizzazione di oggetti scenici e nel canto di alcune canzoni del repertorio della Mascherata, e che parteciperanno al corteo che domenica 3 sfilerà per le vie del paese.
Con questi presupposti, come diceva qualcuno, Comunque vada sarà un successo!
Per ogni informazione sull’evento consultare il sito www.mascherataripalimosani.com o la pagina Facebook ‘Mascherata Ripalimosani‘.