Istituito il Consorzio di Rete “Cibi Molisani”

Il Molise che non si arrende e punta sull’unica vera risorsa della Regione: la biodiversità

Si fa un gran parlare di bellezze architettoniche, di borghi mozzafiato, di musei. Il Molise ne è sicuramente pieno, e ne andiamo tutti fieri ma, certamente, non può competere, per tali eccellenze, con le Marche, il Lazio, la Toscana, la Liguria, per esempio. Unica e sola, però, è la biodiversità, e con essa la super raffinata eccellenza dei prodotti della terra, e di conseguenza, della straordinaria enogastronomia. Tutto il Mondo ne parla tanto da assegnare al nostro Molise, una percentuale di biodiversità addirittura superiore a quella del Brasile. L’agricoltura, e le sue peculiari prelibatezze, unite all’innovazione produttiva, hanno dato vita ad un’idea culturale, commerciale e aggregativa.

cbDall’unione di produttori, artigiani della cucina, professionisti nelle arti culturali e divulgative, nasce l’idea di un consorzio plurimo dal nome evocativo: Cibi Molisani. Un consorzio associativo di rete che dà risalto alla vera specificità di una terra, il Molise, che stupisce per colori del paesaggio e fonde la tradizione all’arte contadina, sino a dar vita a prodotti di assoluta eccellenza a coltivazione tradizionale ed a coltivazione idroponica.

L’idroponica – coltivazione in acqua, senza utilizzo di suolo – è sicuramente la tecnica indice di sostenibilità, garanzia del prodotto, innovazione tecnologica applicata in agricoltura, possibilità di prodotto fresco e certificato tutto l’anno. Una tecnica poco usata al Sud Italia che però, grazie a due pionieri molisani, Pasqualino Fierro e Pasquale Felice, ha reso il Molise fucina di sperimentazione e posto esso, all’attenzione di media nazionali e di aziende di commercializzazione, grandi chef, di cui molti stellati, operatori del settore.

Nulla di più sano che gratifica, senza dubbio, il sapore dei prodotti e la loro durata di conservazione. Già in produzione svariate tipologie di ortaggi, fragole e allo studio la patata viola idroponica, il consorzio vede condividere la produzione di farine, pasta fresca ed essiccata, biscotti, legumi, olio, vino tintilia, con spazio all’accoglienza ed alla cucina d’autore. I consorziati trattasi di Dionisio Cofelice con il suo mulino a pietra, Cantine Remo di Ferrazzano, l’agriturismo Casale Rosa di Vinchiaturo, Tenute Fierro di Pasqualino Fierro, Filindo Russo della trattoria Borgo Antico di Civita Superiore, Casalerosaroom. La segreteria è stata affidata al cantautore, esperto in sicurezza sul lavoro nonché docente, Lino Rufo, la direzione del Consorzio a Maurizio Varriano. Le aspettative sono tante come tante le richiesta di attività disposte a far parte della compagine dal marchio registrato.

Il primo passo, dopo la costituzione, è stato l’adesione al distretto di economia civile ed il partenariato con il Consorzio pugliese “Gargano slow“, consorzio consolidato e costituito da oltre cento consorziati operanti nel campo enogastronomico, dell’accoglienza, del turismo. La promozione dei caratteri identitari del territorio, le sue qualità e le sue risorse culturali, turistiche, artistiche, ambientali e produttive, la solidarietà umana, la sostenibilità ambientale e sociale dell’economia, da oggi hanno un nome di cui andar fieri: “Cibi Molisani“, andiamone fieri.