The Digital Workplace, al coworking di Campobasso la tappa finale

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Dopo circa due anni di attento lavoro, di incontri in diversi paesi, di confronto costruttivo tra realtà e culture diverse è giunto al termine il progetto europeo “The Digital Workplace” realizzato da Ares (capofila) insieme ad altri cinque partner.

Al centro di un percorso tecnico ed esperienziale il cosiddetto ‘lavoro agile‘, lo smart working, quello che si può portare avanti senza una sede fissa, anche da casa. Un sistema che bada al risultato e che sempre più aziende scelgono per aumentare la produttività, ridurre i costi e aumentare le competenze digitali dei dipendenti. Oltre a diffondere un clima aziendale più positivo, fondato su una maggiore fiducia e una più salda presa di responsabilità ai vari livelli.

dw tabAd illustrare i dettagli delle varie tappe e soprattutto i risultati di un’attività di elevato spessore scientifico la dottoressa Annamaria Cacchione, progettista, che ha evidenziato i punti salienti dell’intero percorso.

All’incontro erano presenti circa 40 persone operanti in diversi settori che hanno discusso insieme agli organizzatori su metodi, strumenti e reali possibilità dello sviluppo di un sistema di questo tipo in Italia e soprattutto in Molise.

dw retroAncora una volta si è tornati sulla necessità di un cambio di marcia sul piano culturale, sulla necessità di maggiori aperture verso un mercato che cambia non solo nei prezzi, nelle merci e nei servizi, ma anche nelle strategie e nelle abitudini di tutti i giorni.

Senza una mentalità nuova, più aperta, le nuove metodologie già sperimentate con successo in altri paesi e in alcune zone d’Italia, non potranno mai funzionare al meglio e produrre i risultati attesi.