BIMBI SUI BANCHI DI SCUOLA, OCCHIO AI DSA

BIMBI SUI BANCHI DI SCUOLA, OCCHIO AI DSA

DSA (disturbo specifico di apprendimento): se ne parla sempre di più. Perché c’è più attenzione ad un problema che tocca il 5 per cento dei bambini e che naturalmente emerge sui banchi di scuola. Mondo molto complesso, trampolino di lancio per piccoli uomini con esperienze emotive ed educative differenti, la scuola è sempre più attenta, con corsi specifici per docenti, alle difficoltà dell’apprendimento, conosciute appunto con l’acronimo DSA.
Il bambino con DSA fa fatica a leggere e scrivere senza errori, fa fatica a fare i calcoli a mente e i calcoli scritti, ad imparare le tabelline, è lento, non ama fare i compiti a casa, preferisce che l’adulto legge per lui; a scuola si distrae facilmente, è pigro. La difficoltà può riguardare solo la lettura, la scrittura e il calcolo, o possono presentarsi insieme.
Bisogna quindi stare attenti al bambino che legge e scrive con molti errori, che legge senza espressione, che non rispetta la punteggiatura, che fa fatica a fare i calcoli a mente anche molto semplici, e mettere in colonna i numeri o eseguire correttamente una divisione. I bambini con DSA tuttavia non sono tutti uguali; la difficoltà può essere più o meno grave, e molto dipende da quanto il disturbo viene riconosciuto. La scuola oggi è molto attenta a questa problematica, e anche le insegnanti sono molto sensibili e formate al tema.

Approfondimento a cura della Dott.ssa Piera Giuliano
Psicologa scolastica e di comunità