Papà d’Italia uniti in una community, intervista esclusiva al fondatore di “Superpapà” ospite all’evento Sky Inclusion Days con figli ≠ genitori

Abbiamo intervistato il fondatore della più grande community di papà in Italia, Silvio Petta, un vero e proprio influencer, ideatore della Pagina Superpapà. Con lui abbiamo sviscerato i temi legati al rapporto genitori e figli, con focus su inclusione e diversità, ovvero gli argomenti che Silvio Petta tratterà nel suo intervento previsto al grande evento nazionale “Sky Inclusion Days” in programma il 14 e 15 maggio.

Dalle performance artistiche di Michele Bravi, Vinicio MarchioniOmar Hassan, agli approfondimenti con il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli e la scrittrice Elisabetta Dami; dalle testimonianze degli sportivi come Sara Gama e Giorgio Minisini, ai contributi della scienziata Amalia Ercoli Finzi. Sono solo alcuni degli ospiti del programma di Sky Inclusion Days con figli ≠ genitori, il primo grande evento di Sky sui temi dell’inclusione e della diversità, organizzato in collaborazione con l’associazione non profit Lidia Dice… Una due giorni di testimonianze, performance, workshop, incontri e dibattiti che si svolgeranno domenica 14 e lunedì 15 maggio a Milano, presso Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci.

Noi abbiamo intervistato il fondatore della più grande community di papà in Italia, Silvio Petta, consulente informatico di Milano e ora un vero e proprio influencer. Dal 2010 anima Superpapà, un blog nato per dare spazio ai tanti papà d’Italia che avevano bisogno di un’arena virtuale dove scambiarsi opinioni, confrontarsi e ribadire l’amore per i propri figli. Su Fb Superpapà ha 325mila followers, sul recente account Instagram già 36mila e poi promuove gruppi di supporto sui social con 15mila papà.

Silvio Petta Superpapà Sky Inclusion Day

Come nasce l’idea di aprire un blog per papà e quali argomenti trattate e che obiettivi ha?

Sono stato un papà molto attivo con i miei 2 figli dato che mia moglie, lavorando per una boutique del centro, rientrava tardi la sera e spesso era impegnata anche nei weekend. Dopo una giornata di lavoro il mio compito era di prenderli entrambi entro le 18.00, sfidando semafori rossi e code in tangenziali. Ho vissuto con loro momenti unici dove, ogni giorno, imparavamo cose nuove: dalla cena ai compiti, dal momento sacro del gioco alle carezze delle fiabe prima di dormire. Ero contento del mio nuovo ruolo ed essere un punto di riferimento, mi sentivo gratificato. Quando ho visto che in rete c’era poco e nulla sui papà, non ci ho pensato un attimo, ho aperto la pagina Facebook Superpapà con l’intento di rivalutare la figura paterna in Italia. Dato l’enorme successo della pagina FB, in poco tempo, ho realizzato il blog Superpapà dedicato al mondo dei papà con argomenti che ci riguardano da vicino: ci sentiamo genitori al 100% e non vogliamo avere un ruolo marginale nella crescita dei nostri figli.

Il suo sito web è nato con l’idea della famiglia tradizionale, ma il concetto di famiglia è mutato con il tempo. È mutata anche la suddivisione dei compiti tra madre e padre?

Sono cambiati i tempi, lo abbiamo constatato sotto i post e nelle discussioni sui nostri canali. I nuovi papà sono più propensi ad un maggior equilibrio nelle famiglie, hanno compreso che l’enorme carico di cura dei figli non può essere più un’esclusiva femminile. A casa i genitori devono essere i miglior alleati possibili, fidandosi gli uni degli altri, in modo da dividersi i compiti e gestire al meglio gli impegni.

Secondo lei il lockdown ha cambiato il ruolo dei padri all’interno della famiglia?

Il lockdown per alcuni versi ci ha aperto gli occhi e il cuore: ci siamo accorti di quanti momenti preziosi abbiamo lasciato correre via mentre noi eravamo al lavoro. Abbiamo visto con i nostri occhi l’enorme sacrificio delle donne che, in gran numero, ha dovuto rinunciare al lavoro per seguire i figli in DAD. Ora tocca noi metterci in gioco: trascorrere tempo di qualità con i nostri bambini e agevolare il rientro al lavoro delle nostre compagne di vita è diventata una priorità. E in una famiglia dove entrano 2 stipendi si vive meglio.

Ora c’è una proposta di legge che mira a portare il congedo di paternità a tre mesi completamente retribuiti e obbligatori per i neopapà. È una battaglia che anche voi state portando avanti….

Si perché occuparsi in prima persona dei figli è un’esperienza di vita irripetibile, che ti forma e ti fa maturare come persona. I papà sono in grado di occuparsi dei figli e le aziende dovrebbero incentivare i congedi di paternità: i neo papà acquisiscono delle capacità che risultano utili una volta rientrati al lavoro, l’ho sperimentato in prima persona! Un congedo di paternità a 3 mesi obbligatorio e completamente retribuito porterebbe vantaggi per tutto il nucleo familiare.

Nel blog vengono trattati anche temi scottanti come il bullismo, la discriminazione, la solidarietà, la disabilità e gli aspetti legati ai genitori separati. Temi che saranno trattati anche all’evento “SKY INCLUSION DAYS con FIGLI ≠ GENITORI”, a cui lei sarà presente questo weekend a Milano. Riscontra delle resistenze o dei tabù da parte dei papà?

Per fortuna, dopo un timido approccio, i papà hanno imparato a confrontarsi su tutto. Ovviamente possono capitare pareri discordanti ma, mi sento di dire, siamo sulla buona strada. I nuovi papà sono aperti culturalmente e hanno una visione di una società fondata sul rispetto. Come Superpapà valorizziamo le diversità e incoraggiamo ad abbattere ogni tabù nella comunicazione con i figli, i figli devono potersi fidare dei loro genitori.

Sky Inclusion Days

Per info e calendario completo della manifestazione Sky Inclusion Days con figli ≠ genitori clicca qui.