É di ieri la notizia di una misura del Governo che ha stanziato 95 miliardi di euro destinati al mezzogiorno. Soldi che derivano da fondi strutturali (FESR/FSE), fondi di cofinanziamento regionale e Fondi di Coesione Sociale, sottolineando come si sia accelerato l’utilizzo dei residui fondi della programmazione europea 2007/2013 di cui restano da spendere ancora ben 6 miliardi di euro, sperando di non perderli. Attraverso le linee guida tracciare da Palazzo Chigi in merito all’utilizzo di tali finanziamenti il governo vuole ribadire la volontà di investire nel sud che, seppur caratterizzato da un evidente ritardo nello sviluppo economico e produttivo, ha mostrato nell’ultimo trimestre una lieve crescita nel settore dell’export e dell’occupazione che fa ben sperare. Dunque 95 miliardi di euro da spendere fino al 2023, con un piano che per il solo 2016 prevede un investimento di 11 miliardi. Destinatari di tale misura saranno le otto regioni coinvolte (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna) e le sette città metropolitane (Napoli, Bari, Taranto, Reggio Calabria, Palermo, Catania, Cagliari).