VOLONTARIATO, UNA RETE PER I CENTRI SERVIZI

Volontariato al centro, ieri mattina a Campobasso. Al centro di un dibattito fondato su nuove strategie e nuove prospettive, al centro di una riflessione di gruppo guidata da CSVnet, il coordinamento dei Centri Servizi Volontariato (CSV) rappresentato all’evento dal presidente nazionale Stefano Tabò.

Stefano Tabò, presidente CSVnet
Stefano Tabò, presidente CSVnet

I CSV Sono finanziati per legge dalle Fondazioni di origine bancaria, sono di supporto alle organizzazioni di volontariato, dalle quali però sono gestiti. Si occupano di formazione, consulenza, progettazione, promozione del volontariato, informazione e servizi logistici.
All’invito della presidente del CSV Molise Bianca Biondi

Bianca Biondi, Csv Molise
Bianca Biondi, Csv Molise

hanno risposto stamani una quarantina di associazioni che hanno inviato i loro rappresentanti. Una piccola parte, un quinto delle tante che in regione operano nei vari settori, ma in maniera completamente slegata e autonoma.
E il caso degli stessi CSV in Molise parla molto chiaro: sul piccolo territorio regionale c’erano tre sedi autonome a Campobasso, Isernia e Larino. “Uno dei rarissimi casi presenti in Italia, due per la precisione – ha fatto presente il coordinatore nazionale Tabò che sta operando per la razionalizzazione – Dal Primo settembre abbiamo un CSV unico sul capoluogo che ha il compito di raccogliere le esigenze del territorio attraverso il supporto concreto e fattivo delle associazioni. Dobbiamo lavorare insieme per una vera cultura del volontariato, avulsa da qualsiasi interferenza e libera di scegliere e di costruirsi le strategie e mezzi più idonei. Oggi in questo percorso c’è anche il Molise”.
Il volontariato è la grande, insostituibile e spesso determinante ricchezza di una società civile, soprattutto se opera in maniera chiara e coordinata.
“E’ necessario fare rete – ha ricordato la Biondi – Lo indicano le norme (legge 285 in primis) e la necessità di contenere i costi a favore dei risultati. La concertazione sarà la guida della nostra azione, oggi iniziamo a raccogliere le esigenze e le richieste, poi realizzeremo in maniera democratica e trasparente la struttura organizzativa, i documenti e le attività. E’ quindi importantissima la partecipazione di tutte le associazioni molisane che con senso di responsabilità vorranno operare per diffondere e sostenere la cultura del volontariato. Avere più voci sarà sicuramente meno semplice, ma ci permetterà di agire in piena democrazia con risultati equi e migliori per tutti”.
Se al momento il CSV Molise è guidato da un direttivo a tre, composto dai tre ex presidenti, fra due anni si dovrà giungere all’elezione di un direttivo a nove: occorrerà dunque lavorare agli strumenti e raccogliere la collaborazione responsabile di associazioni che intendono entrare in una autogestione responsabile dei fondi e delle attività.
In gruppo o in plenaria, stamattina i lavori hanno permesso un primo confronto tra diverse realtà del territorio. Un passo verso un volontariato molisano più moderno, più attento all’insieme e meno individualista.