Natale, tempo di luci colorate, di renne, di strenne e di…Pigotte. Anche quest’anno arriveranno le Pigotte dell’UNICEF, le fantasiose bamboline di pezza realizzate con materiali di scarto che aiutano il Fondo dell’ONU a raccogliere fondi contro la mortalità infantile.
Tutte diverse, uniche ed inimitabili perché nate dalla fantasia e dall’unicità dei gesti di chi le ha cucite, le Pigotte rappresentano tutti i bambini del mondo. Vengono realizzate da centri sociali, case famiglia, scuole e anche singole persone, vengono poi esposte e messe in adozione: 20 euro la donazione che chi decide di prendersi cura di una Pigotta versa all’UNICEF.
Ognuna di esse ha un nome e una carta d’identità, che viene consegnata al genitore adottivo insieme alla cartolina da inviare a chi l’ha creata, un modo per creare un dialogo tra chi l’ha fatta e chi la cura. E anche un modo per mettere in contatto generazioni diverse, perché spesso sono le nonne a realizzare queste bamboline di pezza, proprio come facevano loro da bambine.
Anche le “Sartine Argentovivo” della casa di riposo di Campobasso hanno oggi dato il via al progetto “Diamo vita alle Pigotte”. Qualcuna ha rispolverato una manualità che pensava di aver perso, altre hanno inforcato occhiali ed ago e viaggiano spedite nella loro attività.
“E’ entusiasmante per le nostre Sartine poter realizzare le Pigotte – affermano dalla struttura della zona industriale – perché non solo è un’attività positiva che evoca ricordi felici per loro e che le tiene in movimento attraverso la manualità, ma il loro impegno sarà soprattutto utile a conseguire l’adozione delle bambole ed il ricavato destinarlo ai progetti dell’UNICEF in favore dei bambini di tutto il mondo”.
Doppia soddisfazione dunque per operatori e nonne sarte, che non vedono l’ora di allestire i risultati del loro impegno in occasione delle feste natalizie e di affidare le bamboline a chi le vorrà adottare.