Vincenzo Tancredi: “l’onorificenza di Mattarella come impegno e responsabilità per la comunità”

Tancredi e Mattarella

Quell’incontro con Mattarella mi ha segnato nel profondo: davanti alla massima istituzione, lusingato per il riconoscimento, ho recepito quella stretta di mano come un impegno personale. E ogni giorno cerco di mantenere fede alla promessa che ho fatto a me stesso e alla mia comunità“.

Quando lo conosci, come persona, ti convinci che il suo ruolo di pubblico ufficiale gli calza a pennello. Il garbo, l’educazione e la competenza del Vice Ispettore della Polizia di Stato Vincenzo Tancredi non passano inosservati. Nel 2016 il Presidente della Repubblica lo nomina Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana per il suo quotidiano impegno – dichiara il Quirinale in una nota pubblica – nella difesa dei cittadini più vulnerabili, in particolare degli anziani.

stop crime 3Nato a San Marco in Lamis, in Puglia al confine col Molise, Tancredi si trasferisce con la famiglia a Torino da piccolo ed entra in Polizia appena maggiorenne. Dopo 23 anni nelle Volanti di Torino passa alla sezione “Fasce deboli” che la Questura dedica alle categorie più vulnerabili ed inizia la sua costante attività di supporto soprattutto agli anziani vittime di truffe che purtroppo sono quotidiane, numerose e in aumento.

Oggi Vincenzo Tancredi non solo trascorre quasi tutte le sue giornate lavorative a raccogliere denunce a domicilio presso gli anziani vittime di questo reato, ma dedica quasi tutto il suo tempo libero a parlare con loro presso circoli, parrocchie o associazioni. Per nulla affaticato dai chilometri di distanza, Vincenzo Tancredi ha portato avanti insieme al Comune di Campobasso e alla cooperativa Sirio il progetto di prevenzione alle truffe Stop Crime, raggiungendo Campobasso quasi una volta a settimana da Torino.

stop crime 2Ed incontrando, presso i circoli degli anziani comunali, sempre molta gente, interessata alla tematica, sempre fiero di aver diffuso una corretta prevenzione. Gli incontri, ai quali prendono parte forze dell’ordine ed esperti, mirano infatti a preparare le persone della terza età, ma non solo loro, ad un eventuale tentativo di truffa. Perché caderci è facile, i truffatori, come ricorda Vincenzo, sono dei professionisti, le truffe sono studiate a pennello e caderci non è difficile. Basti pensare che sono finite nella rete moltissime persone che di mestiere ricoprivano ruoli elevati o che addirittura al lavoro indossavano una divisa.

stop crime 1Non aprite subito la porta! Prendete tempo! Fate una telefonata per chiamare un parente! Chiamate nel dubbio il 112 o il 113! Ma non aprite: se si tratta di persone serie attenderanno, altrimenti se ne andranno“. I moniti di Tancredi negli incontri pubblici sono infiniti. E vengono dati a chi ascolta con la passione di chi ha di fronte un genitore, un parente stretto. Perché è così che ormai lui considera le persone anziane che incontra. E lo fa in tutto lo stivale, dalla Sicilia al Trentino, in maniera gratuita. Con una disarmante semplicità che infonde sicurezza nelle fasce più a rischio e genera tra i collaboratori germogli di genuina amicizia.

II proliferare delle truffe a danno degli anziani, fascia debole nel nostro contesto di vita quotidiana, costituisce un grave pericolo sociale. Tale fenomeno ha indotto Tancredi a tramutare tali spiacevoli episodi in due libri: “Io non abbocco“, edito dal Gruppo Abele e “In bocca al lupo“, edito da Il Punto Piemonte in Bancarella, a seguito di tutta l’esperienza maturata e accumulata durante il servizio “Fasce Deboli” dell’UPGSP della Questura di Torino.

Nel corso del progetto Stop Crime Vincenzo Tancredi, sia negli incontri passati sia in quelli che verranno, presenta i suoi due libri nei quali descrive una serie di episodi emblematici della tipologia di avvicinamento ed esecuzione dei Truffatori nei confronti delle vittime: si va dal falso nipote ritrovato chissà dove all’affettuosa ex alunna, dall’amico del parente che ha bisogno di immediato intervento economico d’emergenza alla quasi ipnosi e assoggettamento della psiche della vittima, oppure alla troppa fiducia che si concede ad un tesserino identificativo mostrato da sedicenti incaricati di un pubblico servizio o appartenenti alle varie forze di polizia. I due elaborati, rappresentano un primo immediato aiuto per chi si identifica con la fascia sociale a rischio, suggerendo attenzione e modalità di comportamento da assumere affinché gli agli anziani non siano più vittime di furti e raggiri ad opera di astuti ladri e abili truffatori.

Dopo l’incontro di giovedì scorso nella frazione di Santo Stefano, Tancredi sarà in Molise per l’ultima tappa del progetto giovedì 30 al centro anziani “Monforte” di Campobasso dalle 17 alle 19. Il giorno dopo, venerdì 31, sarà a Montagano per portare anche lì la sua esperienza e la sua dedizione agli altri nella veste di vero uomo delle istituzioni.