Santa Croce di Magliano (Cb), Piancastagnaio (Si), Santhià (Vc), Trabia (Pa) e Cariati (Cs) sono i cinque comuni italiani che hanno dato vita all’Associazione Onlus Casa Amatrice, un progetto nato per sostenere in modo concreto le zone di Amatrice e dintorni duramente colpite dal terremoto dello scorso 24 agosto. L’idea di costituire questa onlus, come ci spiega Nicolangelo Licursi, Assessore al Comune di Santa Croce di Magliano, affonda le radici nella sensibilità di questi comuni, e dei loro rappresentanti, che qualche tempo fa hanno partecipato alla trasmissione televisiva “Mezzogiorno in Famiglia” sfidandosi anche con il comune di Amatrice. Solidarietà, amicizia e fratellanza sono i valori guida di questa iniziativa i cui promotori si auspicano possa crescere nei numeri e nella partecipazione al fine di raccogliere quanti più fondi possibile per i terremotati e portare loro aiuto anche quando i riflettori mediatici si saranno spenti e resteranno le cicatrici che la brutta esperienza del terremoto ha lasciato nelle persone e nei territori.
Il progetto di Casa Amatrice è stato presentato qualche settimana fa nel corso della trasmissione Mezzogiorno in Famiglia, che è stato il contesto nel quale i vari comuni hanno avuto modo di conoscersi e confrontarsi, e la presentatrice del programma, Manila Nazzaro, è diventata anche madrina di questa importante iniziativa.
L’atto costitutivo della onlus è stato firmato domenica 16 ottobre in presenza del sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, e del vicesindaco, Gianluca Carloni, che ha anche natali molisani essendo nato a Termoli. Come ci racconta Nicolangelo Licursi “dopo la firma dell’atto siamo stati in giro per Amatrice e abbiamo visitato anche le tante frazioni limitrofe. È stato terribile, sembrava uno scenario post-bombardamento. Il sindaco Pirozzi, al nostro arrivo, ha lasciato i suoi impegni e si è unito al nostro gruppo. È stato un momento di confronto, di sfogo, visto che anche noi molisani siamo passati attraverso la tragedia del terremoto, ma anche di grande riconoscenza da parte del comune e del sindaco, che ha mostrato determinazione e grinta nell’affrontare tutto ciò”.
Il simbolo di Casa Amatrice è un’araba fenice, tradizionalmente simbolo di rinascita, perché è questo che i fondatori dell’associazione vogliono fare: contribuire alla rinascita del paese. “Casa Amatrice ha l’obiettivo di farsi trovare presente quando tutti gli altri non ci saranno più e, attraverso le tante iniziative in programma nei nostri comuni, cercheremo di sensibilizzare le persone e i territori al fine di fornire un aiuto a 360 gradi alle genti di Amatrice, un aiuto non solo materiale ed economico, ma anche morale e psicologico”.
“Sfidanti nel gioco, amici nella vita” è lo slogan di Casa Amatrice, i cui promotori si sono conosciuti in occasione di un gioco nel quale si sono sfidati, ma si sono ritrovati con l’obiettivo comune di aiutare chi si trova in difficoltà. Per farlo, nei vari comuni verranno promossi eventi di raccolta fondi. A Santa Croce si parte questo week end con due iniziative: nel pomeriggio di sabato 29 nella palestra comunale le associazioni sportive, l’associazione di arti marziali e le scuole di ballo porteranno in scena le loro discipline con dimostrazioni e spettacoli. L’ingresso è libero e ciascuno potrà contribuire alla causa di Casa Amatrice con una offerta. In serata, dalle ore 20, al Centro Comunitario del paese, ci sarà una cena benefica insieme a tutti i ragazzi che hanno preso parte a Mezzogiorno in Famiglia che riproporranno i giochi e le esibizioni andate in onda nel programma. La cena sarà ovviamente a base di “pasta all’amatriciana”. Finale a sorpresa. Il ricavato dell’evento del 29 ottobre, che sarà solo il primo di una lunga serie di appuntamenti sarà destinato a Casa Amatrice perché è sul lungo termine che l’associazione vuole lavorare, per essere presente quando in molti avranno dimenticato di chi invece ha ancora molto bisogno di aiuto.