INSEGNANTE CONDANNATA PER ‘COLPO DI VENTO’

Giustizia

Sempre più difficile esercitare la propria professione. Ce lo racconta un curioso caso giudiziario che vede protagonista un’insegnante.
Scuola media, suona la campanella, è ora di uscire da scuola. Un alunno sta conquistando l’uscita con tutti gli altri ma all’improvviso una folata di vento fa sbattere il portone di ingresso e si fa male a un dito. La famiglia chiede i danni, la scuola paga ma si rivale con successo sulla professoressa di lettere che viene condannata dalla Corte dei Conti condannandola al risarcimento di 3 mila euro per omessa vigilanza. Ma la maestra non ci sta e ricorre in appello, vincendo. La stessa Corte in Appello apporta la motivazione della sentenza: “L’ incidente, dovuto al forte vento, si sarebbe comunque verificato anche se l’insegnante fosse stata presente, poiché di esso non avrebbe certo potuto la predetta ostacolare il rapido dinamismo, del tutto svincolato, secondo comuni regole di esperienza, da qualunque possibile intervento o cautela imposti dall’ordinario regime di affidamento degli allievi.”
In altre parole: buon senso, questo sconosciuto.