Sono anni che circolano su Whatsapp cosiddette “catene di Sant’Antonio” che ci invitano a fare le più svariate cose, da quelle per avere fortuna negli affari a quelle per trovare l’amore, da quelle per sondare quanto siamo religiosi e fieri di esserlo ai messaggini che ci avvisano che dal giorno tot il servizio di messaggistica tanto amato (anche perché gratuito) diventerà a pagamento. Ma da qualche tempo oltre a queste catene diciamo “benigne” ce ne sono altre che possono arrecarci veri e propri danni, sia economici che di software perché vanno a scaricare virus sul nostro telefono, magari per rubarci password e credenziali.
Così Vanity Fair fa un elenco delle nuove truffe che circolano tramite whatsapp, così come individuato dalla polizia postale, invitando tutti a fare attenzione. Due sono, al momento le più diffuse: una che chiama in causa la catena MediaWorld e proporrebbe al malcapitato di cliccare su un link per ottenere uno sconto; l’altra truffa chiama in causa niente meno che Poste Italiane, un mittente per molti rassicurante e che quindi può facilitare gli intenti truffaldini di chi mette su queste catene. Occhio quindi a cosa clicchiamo, trovarsi il traffico azzerato o peggio ancora la carta di credito svuotata è questione di un attimo.