DSA, Disturbi specifici dell’apprendimento, nel mirino di Usr e Neuromed. Via al progetto che mira ad analizzare il fenomeno nel Molise attraverso l’identificazione di dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia negli alunni della scuola primaria.
Il progetto pilota è stato presentato questa mattina a Campobasso dal direttore regionale dell’Ufficio scolastico Anna Paola Sabatini e da Mario Pietracupa, al vertice della Fondazione di Pozzilli.
Intervenire su un problema di apprendimento significa garantire al bambino un percorso sereno nella scuola e una riuscita, da grande, nell’attività che vorrà fare. Per questo occorre agire nella scuola primaria per comprendere di che natura sono le difficoltà che i piccoli mostrano nell’imparare.
Cinque le scuole coinvolte in questo primo sperimentale intervento: Giovanni XXIII e San Giovanni Bosco a Isernia; Colozza, Montini e Petrone a Campobasso. I bambini che porteranno l’autorizzazione del genitore verranno sottoposti a test e screening inerenti l’apprendimento da esperti del Neuromed. L’operazione permetterà di evidenziare la percentuale di dsa presenti nella popolazione per operare al meglio per la loro tutela con programmi didattici personalizzati.
Il fenomeno spesso viene sottovalutato proprio perché non si dispone del personale specializzato o degli strumenti a carattere scientifico. Col rischio di evidenziare il disturbo troppo tardi, quando il piccolo studente ha già fatto molta fatica ad apprendere. O di non evidenziarlo proprio.
Una volta identificato invece il disturbo può essere ‘preso per le corna’ ed affrontato con metodologie specifiche che aiutano chi ne soffre ad apprendere con meno difficoltà e a stare quindi al passo con i compagni.
Infine va sottolineato che il dsa nella scuola, ad oggi, non viene ancora rilevato ed interpretato con parametri univoci: il progetto dell’USR servirà anche ad identificare i vari casi in maniera oggettiva, introducendo nella scuola coordinate scientifiche che lasciano poco spazio all’interpretazione.