Vasto-San Salvo, stazione negata ai disabili. La protesta

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C’è ancora tanto da fare, ma si può dire che la disabilità in Italia trova sempre meno barriere, anche se purtroppo non è questo il caso della stazione di Vasto-San Salvo, dove permangono da sempre grossi limiti di accesso per i disabili.

«Ritengo che non si possa continuare fra restare la stazione di Vasto-San Salvo con le barriere architettoniche e quindi con limite all’accesso dei disabili. E’ una situazione non più accettabile soprattutto se parliamo di due città con forti caratteristiche turistiche, industriali e commerciali”. Così scrive in un comunicato Tiziana Magnacca, primo cittadino di San Salvo, dando il suo forte contributo ad una protesta che da tempo le associazioni dedite alla tutela delle persone con handicap stanno portando avanti.

Con un’ennesima lettera al responsabile della Direzione Territoriale Produzione Rete Ferroviaria Italiana, il sindaco ha chiesto urgenti interventi nell’area: adeguamento dei marciapiedi con innalzamento a 55 centimetri; allungamento delle pensiline, con box per i viaggiatori in attesa di treno; adeguamento delle barriere architettoniche (compreso ascensori); sistemazione del piazzale esterno alla palazzina servizi.

L’auspicio è che quanto chiesto venga realizzato al più presto affinché le due località di mare, che in estate si riempiono di turisti, possano garantire una mobilità completa, una mobilità inclusiva degna di essere definita moderna.