È di un professore dell’Università degli Studi del Molise, Giancarlo Ranalli, l’idea del biorestauro. Una tecnica innovativa che consiste nell’addestrare i batteri ad eliminare i segni del tempo e delle intemperie dagli affreschi. I microrganismi, infatti, si nutrono di tutte le sostanze che danneggiano i dipinti e con tempi brevi donano splendore alle opere d’arte, evitando l’uso di agenti chimici. Il professor Ranalli, di natali abruzzesi, ha sperimentato questa sua particolare tecnica a Pisa, su affreschi del trecento. I risultati sono stati molto positivi e apprezzati dal mondo accademico e dell’arte del restauro. Un bel risultato anche per l’ateneo molisano che conferma di puntare sempre più su docenti di rilievo e grande competenza.
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