Continuano gli appuntamenti con l’arte al coworking #inflazionecaoticacoworking, che oggi dalle 18.30 ospiterà la mostra degli artisti Antonio Picariello e Mario Serra: SCIAMANI.
Perché ..sciamani?
Sciamani è un titolo indisponente che ha la pretesa di voler stabilizzare le varianti del mondo contemporaneo. Questo significa che lo sciame dell’arte, con un semplice tamburo, può magnetizzare un’intera sala di spettatori adoperando gli stessi schemi basici che adoperano gli sciami di alpi o di altri tipi di gruppi sociali (che vivono o convivono in comunità). È dunque una mostra che si rivolge ai giocatori dello spirito, ai principi delle corti, ai magnati delle antichità ai devoti alla bellezza del pensiero, non agli asceti In un tempo come quello attuale dove ogni misura precostituita alla valorizzazione dell’opera d’arte apre automatismi di critica e di conflittualità precotte, l’arte degli sciamani riformula il principio del gioco: segui la scia dell’odore del sacro o della dissacrazione, segui il ritmo del cuore o della forma sottesa dell’oggetto. L’importante è ritrovare qualcosa da seguire fin quando non uscirai dal labirinto della tristezza e parlerai con gli elementi della bellezza come il fogliame e gli alberi parlano con il vento che li accarezza. Un Artista storico per le sue visioni iconiche e il suo linguaggio permanente e un semiologo che riprende dai segni storici l’ironia e la ragione, il “logos” delle proprie icone cannibali, battono sulla pelle del tamburo suonando l’empirica musica del risveglio. Joseph Beuys lo aveva capito anni fa, anche noi che divertendoci vi parliamo seriamente con il cuore lo abbiamo capito. Anche voi lo avete sempre saputo, quindi adesso è tempo di gioirne con ironica memoria di bambini che giocano. (A.P.)