L’Italia, il cosiddetto “Belpaese”, terra ricca di storia, di arte, di cultura, in grado di richiamare e incantare con le sue bellezze milioni di visitatori da tutto il mondo. Sono, infatti, tante le mete turistiche sparse per tutta la penisola, ma accanto a quelle note perché punte di diamante del nostro patrimonio artistico ce ne sono tante, meno famose ma non meno importanti per la memoria storica che preservano e tramandano. Tra questi ci sono anche il Museo del Paleolitico di Isernia, che conserva le tracce della vita dell’uomo di circa settecentomila anni fa, o l’ area archeologica di Sepino. Dell’importanza di questi e altri siti “minori” perché meno famosi agli occhi dei più ne parla un articolo di Tomaso Montanari su Dagospia, sottolineando l’importanza di volgere uno sguardo alle “microstorie del patrimonio per trovare, lontano dai riflettori, storie di successo: buone pratiche del tutto trascurate dalla macchina politico-mediatica, ma non dai visitatori”.
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