Cercemaggiore: è mai possibile non sentirsi al sicuro a casa propria?

Abbiamo accolto le testimonianze di alcuni cittadini di Cercemaggiore i quali vivono nelle proprie case con l'ansia dei furti, colpa degli innumerevoli episodi che si sono verificati negli ultimi mesi.

Il Molise, da circa due mesi, è vittima di un’escalation di furti senza tregua. Tanti i servizi dei tg regionali, tanti gli articoli delle varie testate locali dedicate a questi episodi. La questione è sulla bocca di tutti. La paura non è poca e l’ansia di stare in casa propria la fa da padrona. Ma è mai possibile che non ci si possa sentire al sicuro tra le mura domestiche?

Raccogliamo lo sconforto di alcuni cittadini di Cercemaggiore che, esausti, ci hanno confidato di essere davvero spaventati da ciò che sta accadendo. Il 23 novembre, in Contrada Castagna, c’è stata una tentata rapina a mano armata, nella quale un familiare dei proprietari dell’abitazione è rimasto anche ferito. Vari furti in paese e altri nelle contrade: a pochi giorni fa risalgono altri due furti in Contrada Capoiaccio. Ricordiamo che Cercemaggiore è un Paese con un territorio molto vasto: sono tante le villette dislocate nelle varie contrade e situate, spesso, in zone particolarmente isolate.

Francesca (nome di fantasia) sostiene che il problema di Cercemaggiore sia proprio questo: “il nostro è un Paese con tante Contrade abbastanza isolate. A causa delle svariate storie di furti io che, molto spesso, sono sola a casa, ho abbastanza paura, soprattutto in questo periodo poiché alle 18 è già buio. A Cercemaggiore di notte, così come in tanti altri Paesi, non ci sono carabinieri in caserma e questo rappresenta una vera e propria situazione di disagio”.

Salvatore (nome di fantasia) dice: “io non mi sento tranquillo, perchè, e credo di non essere l’unico, possiedo oggetti con un valore affettivo abbastanza importante. Perché devo vivere con l’ansia che qualcuno da un giorno all’altro possa portarmeli via? Penso che nella propria abitazione ognuno di noi sia libero di possedere ciò che vuole e trovo davvero assurdo il fatto che bisogna barricarsi. Ovviamente l’accortezza di chiudere bene le porte e di conservare ciò che è più prezioso c’è sempre stata, da parte di tutti; non viviamo allo sbaraglio, ma da qualche settimana, in relazione anche agli innumerevoli episodi di furti, siamo costretti a vivere con l’ansia. Non nascondo che trascorro notti insonni“.

Lucia (nome di fantasia): “Se non siamo sicuri a casa nostra, dove andremo a finire? Poi sinceramente il fatto che, in un Paese abbastanza grande, non ci siamo i Carabinieri di notte in caserma, è piuttosto grave. Non è un attacco alle forze dell’ordine, non conosco le questioni strettamente burocratiche legate a turni e orari di lavoro, ma espongo semplicemente il problema. Forse ci dovrebbe essere più sicurezza di notte, ci sono tante macchine mai viste in Paese, sono state anche segnalate. Spesso i Carabinieri si attaccano a faccende frivole, ma non prendono in considerazione i veri problemi. Io credo che la questione sia seria e grave: non è possibile avere l’ansia quando si torna di notte a casa e avere le palpitazioni mentre si entra con la macchina nel garage. Certamente  questo è un clima insostenibile da sopportare“.

Queste sono le motivazioni di tre cittadini che raccolgono la paura e la rabbia di molti. La questione dei furti e delle rapine è molto delicata, ed è lecito avere paura. Con la speranza che questa nostra sollecitazione abbia qualche riscontro, invitiamo tutti a contattare immediatamente la caserma di riferimento qualora ci fossero situazioni o movimenti di natura sospetta.