Bollini Rosa, anche la Cattolica di Campobasso tra gli ospedali a misura di donna

    bollini rosa

    La Fondazione “Giovanni Paolo II” di Campobasso ha ricevuto anche quest’anno da Onda, Osservatorio Nazionale sulla salute della donna, il premio “Bollini Rosa” confermandosi “Ospedale a Misura di Donna“, un riconoscimento ottenuto sin dalla prima edizione del progetto.

    Il Centro d’eccellenza molisano continua a far parte del “Network” di ospedali che riservano un’attenzione particolare ai servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili.

    I Bollini Rosa sono il riconoscimento che Onda, da sempre impegnata sul fronte della promozione della medicina di genere, attribuisce dal 2007 agli ospedali attenti alla salute femminile e che si distinguono per l’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali malattie delle donne.

    13 ospedali, tra cui la Fondazione Giovanni Paolo II, hanno ricevuto una menzione speciale per la presenza al proprio interno di un percorso diagnostico-terapeutico dedicato alle donne nell’ambito della cardiologia. Consegnata alla “Cattolica” di Campobasso una “targa speciale” per l’impegno e l’attenzione sul tema della “cardiologia al femminile“. Tra gli elementi valutati positivamente la presenza di un Ambulatorio cardio oncologico per pazienti oncologiche con problemi cardiaci e percorsi specifici per donne con malattie cardio-vascolari. La cerimonia di premiazione si è svolta a Roma, al Ministero della Salute, ha ritirato il premio il Direttore SanitarioGiovanna Sticca.

    Un’apposita commissione multidisciplinare, presieduta da Walter Ricciardi, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, ha validato i bollini conseguiti dagli ospedali nella candidatura considerando gli elementi qualitativi di particolare rilevanza e il risultato ottenuto nelle diverse aree specialistiche presentate.

    Tre i criteri di valutazione con cui sono stati giudicati gli ospedali candidati: la presenza di aree specialistiche di maggior rilievo clinico ed epidemiologico per la popolazione femminile, l’appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e l’offerta di servizi rivolti all’accoglienza e presa in carico della paziente, come la telemedicina, la mediazione culturale, l’assistenza sociale.

    Diverse le novità di questa edizione del Bando: è stata valutata anche la presenza di percorsi “ospedale-territorio” soprattutto nelle aree specialistiche che riguardano patologie croniche come cardiologia e nell’ambito dell’accoglienza in ospedale.