Sanità Molise, Petracca (Gemelli): da domani blocco radioterapia per i nuovi pazienti. Asrem, Florenzano fuori: contratto non rinnovato

In queste ore è in corso il consiglio comunale monotematico a Campobasso. Petracca: senza soluzioni nella giornata odierna, siamo costretti a bloccare gradualmente radioterapia per i nuovi pazienti

CAMPOBASSO, 28 FEBBRAIO 2023.Da domani siamo costretti a bloccare gradualmente radioterapia per i nuovi pazienti, se nella giornata di oggi non verrà trovata una soluzione“. L’annuncio schock è del presidente del Gemelli Molise, Stefano Petracca, durante il consiglio comunale monotematico sulla sanità, in corso in queste ore a Palazzo San Giorgio. “Senza soluzioni si andrà allo sfascio“.

Dopo poco, dalla Regione, trapela la notizia sulle sorti del direttore sanitario Asrem, Oreste Florenzano. Il contratto non gli è stato rinnovato: Florenzano è fuori dai giochi.

Ore di tensione in aula civica, dove si susseguono interventi importanti e decisivi da parte di tutti i soggetti coinvolti, ovvero i rappresentanti della Consulta dei Servizi socio sanitari del Comune di Campobasso, i rappresentanti delle strutture sanitarie private e il nuovo comitato “Salviamo la Radioterapia del Molise“, che ha lanciato una petizione popolare per salvare il reparto. Assenti i parlamentari. Del consiglio regionale presenti solo Gianluca Cefaratti e Fabio De Chirico.

Diversi gli interventi dei consiglieri comunali del capoluogo regionale. Il sindaco, Roberto Gravina, sintetizza: “Sarebbe stata auspicabile una partecipazione diversa da parte delle componenti istituzionali, se non altro perché l’intento di questo Consiglio Comunale era quello di offrire un confronto diretto sul tema della sanità regionale, richiesto dagli stessi cittadini e in particolare dalla Consulta dei Servizi socio sanitari del Comune di Campobasso, in un momento dai contorni istituzionali riconosciuti e riconoscibili. Inutile – aggiunge – reare dinamiche di contrapposizione tra strutture pubbliche e private, bisogna lavorare a livello regionale per la definizione di un complesso sanitario integrato”.

Al momento occhi puntati su Toma e su Roma. Le soluzioni delle problematiche che attanagliano un’intera regione non sono più rinviabili. Siamo in piena emergenza. Il rischio è lo sfascio.