Il Molise? Su due ruote attraverso i tratturi è ancora più bello

Molise in bici su nuovi ma vecchissimi ed affascinanti percorsi. Perché non viaggiare su due ruote lungo le strade dei pastori? Ancora una volta sono i tratturi, risorsa ancora tutta da sfruttare, a dare a questa piccola regione un volano per proporre attività nuove, alternative e soprattutto di nicchia.

“Nonostante la sua posizione baricentrica – leggiamo nel reportage di Gianluca di Lonardo su Bikeitalia.it – il Molise è ancora una meta poco nota al turismo”. E la rivista propone una “traversata solitaria nelle terre del Molise: dall’Appennino patrimonio Unesco fino alle spiagge di Termoli attraverso paesaggi sorprendenti, alla ricerca dei segnavia tratturali e senza eccessiva documentazione specifica”.

Nella descrizione delle tappe emerge tutta la genuinità di una terra da guardare, da gustare e da…respirare a pieni polmoni. C’è tutto: le montagne dell’alto Molise, le colline, i comuni, i monumenti e i punti di riferimento che fanno da traguardo e partenza in un piacevole saliscendi. Fino alla costa, dove un selfie sulla passeggiata dei fotografi sopra il trabucco e accanto al vicolo più stretto d’Italia sigla un’esperienza unica da rivivere.

“Immersi in questi paesaggi pressoché sconosciuti leggiamo ancora sul reportage corredato di belle fotografie – è facile cadere nella tentazione di trovare nel contesto luoghi già noti; un pizzico di Alpi o d’Umbria in Alto Molise, le Marche tra i campi e le zolle di terra risvoltate dai trattori, persino un pizzico di Verdon sui crinali che dominano il lago di Guardialfiera, in realtà questa varietà infinità che si alterna ad ogni saliscendi è una caratteristica propriamente molisana così come lo è l’inconsapevole fascino della genuinità dei luoghi e delle persone”.