Una casa prestigiosa in cui si cela anche il Molise. Parla l’architetto Gianni Lamedica

Nella mia casa, inconsciamente, ho sovrapposto i ricordi di Fano e dintorni con quelli della mia infanzia in Molise

gianni lamedica e il molise

Anni fa ho fatto un viaggio nel Molise più profondo, nell’Appennino, da dove sono venuto via a 5 anni e non ricordo niente. Non è vero. Nella mia casa, inconsciamente, ho sovrapposto i ricordi di Fano e dintorni con quelli della mia infanzia. Dal soggiorno con il tendaggio che si muove al vento come i balconi del sud Italia, alle pareti marrone il colore della mia terra, al cotto che ho messo dappertutto.

Gianni Lamedica, noto architetto di Fano, autore di progetti ed iniziative di elevato prestigio in materia di progettazione urbanistica nonché di restauro e di architettura sacra, ha aperto le porte a Silvano Clappis de Il Resto del Carlino. Ed ha sottolineato quanto le sensazioni e l’ambiente del Molise, dove visse da bambino per alcuni anni, sia rimasto nei suoi ricordi e nel suo sentire. Al punto da riemergere in maniera quasi inconsapevole con i tipici colori della terra, il cotto e il marrone, da lui scelti per gli arredi e la ristrutturazione della sua preziosa ed unica casa di Fano.

E’ molto efficace quanto Lamedica esprime di questa terra piccola ed apparentemente insignificante. Ed è assolutamente vero. Il Molise, come tanti angoli della bella Italia, è un territorio che rimane impresso grazie a tutti i sensi. Nulla di convenzionale. Non lascia alla vista immagini sensazionali, antri preziosi o monumentali scorci. Ma trasmette benessere. La sua ricchezza risiede nel piccolo tutto. In un concentrato di mari, monti, verde e acqua che scroscia. Di profumi, ricordi, sorrisi e e sensazioni che restano dentro. E che a volte affiorano, appunto, inconsapevolmente.

(foto Il resto del Carlino)