“L’idea è nata perché non si può stare a guardare. Il Covid-19 procede senza sosta e noi in Molise abbiamo bisogno di far fronte ad eventuale un aumento di casi in rianimazione. Ne ho parlato con il mio amico Nicola ed abbiamo deciso di partire, di coinvolgere amici e conoscenti, ma anche altra gente come noi. Commercianti, professionisti, aziende, realtà che fossero comunque capaci di donazioni cospicue. Dobbiamo comprare quei ventilatori polmonari…“.
Da Campobasso si scatena così l’affannosa raccolta fondi che ha coinvolto anche la cooperativa Sirio (che ha voluto sostenere la spesa di un respiratore) e che in poco tempo ha superato i 100 mila euro. Le donazioni più pesanti, un paio, superano i 20 mila euro. Poi ce ne sono alcune da 10 mila, quindi molte tra i 2 e i 5 mila. E ancora continua senza sosta grazie alla sensibilità di tanti imprenditori privati e del privato sociale. Ma anche grazie a piccole donazioni di cittadini che hanno voluto fare la loro parte.
A raccontarci l’operazione è Toni, anch’egli imprenditore e motore di questo ciclone benefico. “Abbiamo parlato con i vertici dell’Azienda sanitaria del Molise che ci hanno esposto le necessità ed indicato il modello da cercare e far giungere all’ospedale il più in fretta possibile – ci racconta – La difficoltà non sta solo nel reperire le risorse ma anche nel superare tutte quelle barriere amministrative e burocratiche in una feroce corsa contro il tempo. Così abbiamo attivato tutti i canali possibili per arrivare velocemente all’obiettivo“.
I respiratori modello Falco 202 Evo verranno acquistati presso la SIARE Engineering International Group s.r.l. L’intera operazione è stata organizzata con il supporto e la preziosa collaborazione dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato (ANSP), sezione di Campobasso, che farà anche da garante e insieme agli organizzatori renderà pubblici tutti i conti.
“E’ un’esperienza umana molto forte per noi – conclude Toni – Abbiamo ricevuto molti no, ma al contempo siamo stati contattati da realtà che neanche conoscevamo. E che informate da terzi hanno voluto contribuire. Un telefono senza fili che ha risvegliato le coscienze ed ha determinato azioni nobili. Siamo in piena attività, abbiamo ancora tanti amici da contattare: il Molise quando vuole è una piccola bomba. Ma io sarò contento solo quando quei respiratori arriveranno a destinazione“.