Campobasso, con Musica in Città la musica unisce pubblici diversi

Dal 3 luglio al 29 settembre 13 appuntamenti tra Villa de Capoa, Castello Monforte e le chiese di Sant’Antonio e di Ferrazzano

È stata presentata questa mattina la sesta edizione di Musica in Città, la rassegna estiva dell’Associazione Amici della Musica che propone una serie di concerti in alcune delle location più suggestive del capoluogo.

rassegna musica in cittàUna rassegna nata un po’ per scommessa anni fa con l’obiettivo di valorizzare i luoghi più belli della città e che oggi si sta consolidando sempre di più, ha detto il segretario dell’Associazione, Sabatino Del Sordo che ha tenuto a sottolineare il forte legame che lega l’Associazione al Comune.

Presenti alla conferenza stampa anche il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina e l’assessore alla cultura, Paola Felice. La scelta di proporre luoghi diversi e di inserire tre concerti di organo è stata dettata dalla necessità di far sì che alla musica classica potessero avvicinarsi dei pubblici differenti. Abbiamo infatti più volte constatato che le persone che seguono la stagione invernale a teatro non sono le stesse che assistono ai concerti estivi. Inoltre, in qualità di capoluogo di regione, Campobasso cerca di rendere partecipi anche i comuni limitrofi: la rassegna di Musica in Città infatti si concluderà nella chiesa di Santa Maria Assunta di Ferrazzano.

Il cartellone del Festival dei Misteri si sta avviando alla conclusione e Campobasso si prepara già ad ospitare un’altra rassegna, quella di Musica in Città.

Sì stiamo già lavorando per l’estate. Abbiamo già ripreso con il cartellone dell’ULI e quindi con gli appuntamenti dedicati alla promozione della lettura e da luglio ripartiamo con due rassegne importanti in Villa de Capoa e al Castello Monforte per portare la musica in luoghi meno noti anche se negli ultimi anni molto apprezzati.

Nella rassegna Musica in Città saranno protagonisti due luoghi d’eccezione: Villa de Capoa e il Castello Monforte. Di recente la Villa ha ottenuto un finanziamento da 2 milioni di euro nell’ambito del PNRR. Per quanto riguarda il Castello invece cosa succederà?

Il Castello è stato già oggetto di finanziamento e credo che quest’anno sarà chiuso per lavori di restauro. Per un po’ ne saremo privati ma speriamo di restituire alla città questi luoghi al più presto e di adattarli all’attività di eventi. Organizzare eventi senza servizi è un problema mentre il progetto del Castello prevede anche la realizzazione di bagni che saranno a disposizione degli utenti.

Che importanza ha per l’Assessorato e per l’Amministrazione comunale far sì che Campobasso diventi portavoce di grandi eventi?

Noi ci stiamo puntando tanto: già i due concerti del Corpus Domini ci hanno confermato che le potenzialità sono altissime. Stiamo lavorando anche per il concerto di Elisa e speriamo di inserire Campobasso in un circuito musicale di grandi artisti. Tutto questo sarà una boccata d’ossigeno per la nostra economia e soprattutto per far conoscere il nostro territorio.

La stagione estiva si articola in tre rassegne distinte: la consueta matinée della domenica in Villa de Capoa a cui seguiranno i cinque concerti inseriti nel programma di Voci dal Castello. Infine la rassegna organistica curata dal maestro Colasurdo. Tutti gli eventi sono ad ingresso gratuito. Soltanto nel caso dei concerti che si svolgeranno nel cortile del Castello Monforte l’ingresso sarà limitato in base alla capienza massima prevista.

Classificare la musica classica è un’etichetta un po’ fine a se stessa. La musica quando è valida è bella tutta, ha detto la direttrice artistica dell’Associazione Amici della Musica, Antonella De Angelis. Quando qualcuno del pubblico mi dice “io non ci capisco niente però mi è piaciuto” è l’affermazione più bella che io possa sentire. Non è importante essere tecnici, è importante che la musica comunichi sensazioni.