Presentata questa mattina nella sala consiliare di Ripalimosani la Mascherata, una delle più attese manifestazioni carnascialesche del Molise, che, con origini nel ‘500, dagli anni Venti si tramanda con le sue caratteristiche portanti: un fantasioso e colorato corteo, musica, costumi colorati e le ‘posate’ (le tappe) nel paese con esilaranti gag ricche di messaggi ironici ma profondi.
Ad illustrare l’evento che si terrà domenica prossima, 15 febbraio 2015, c’era il sindaco Michele Di Bartolomeo che ha sostenuto l’evento e ricordato il minuzioso lavoro di ricerca fatto da un enorme gruppo di giovani ripesi capitanati da Giammarco Di Lauro (autore della sceneggiatura insieme a Danilo Cristofaro). “A Ripa abbiamo due grosse tradizioni – ha detto il primo cittadino – la Corsa dei cavalli e la Mascherata. Noi giovani abbiamo il compito di portarle avanti. Grazie ragazzi per l’enorme lavoro, continuate così, per il bene di tutti noi e della nostra cultura”.
“Abbiamo chiamato “Evviva-ier, uoglie e demane” questo spettacolo popolare itinerante perché siamo qui per portare nel paese e anche fuori i sorrisi dei Ripesi e la nostra voglia di costruire un tessuto culturale più positivo – ha spiegato Giammarco Di Lauro emozionato – E’ un evento che unisce fortemente la nostra generazione che per un giorno dimentica i problemi quotidiani e scopre il piacere di stare bene insieme ”.
Novità di questa edizione la Mostra della Mascherata dal 13 al 17 febbraio. “Lo spettacolo non è solo divertimento – ha affermato Patrizia Di Nunzio, curatrice – ma è anche arricchimento culturale e storico. La Mascherata ha un’anima malleabile, sa stare al passo coi tempi me ogni anno costruisce e disegna la storia di un popolo”. Per questo, grazie all’apporto di tanti compaesani, è stato raccolto ed esposto nelle sale del Circolo Ripa Club in piazza, il materiale storico-antropolgico. Con tutte le associazioni del paese l’esposizione verrà inaugurata alle 19 di venerdì.
Oltre 60 personaggi riempiranno le scene ed indosseranno costumi dai mille colori, elaborati a dovere da mani sapienti. A coordinare i lavori per il guardaroba Martina Marrone con la collaborazione di Francesca Tavaniello e Stefania Di Nunzio.
Tra i giovani al lavoro anche Omar, un ragazzo del Gambia, un profugo ospite al convento di Ripalimosani con il progetto SPRAR, che al suo paese faceva il sarto e che ha realizzato una ventina di costumi.
Cinque gli spettacoli in programma nei vari posti del paese: alle 11.30, 13.00, 15.30, 16.30 e, per il gran finale, alle 18.00 in anfiteatro.
Tutto è pronto dunque per la storica Mascherata.