Laura è una giovane mamma di quasi 30 anni. Dolce e affettuosa con suo figlio Fernando, che ha poco più di un anno. È su una sedia a rotelle che, da un decennio, è diventata la sua inseparabile compagna di viaggio; essa non è un limite, anzi è l’unico strumento che ha per essere indipendente e autonoma. Si tratta della Malattia di Charcot-Marie-Tooth che, fortunatamente, nel suo caso, ha un gene recessivo, quindi non può essere trasmessa biologicamente.
La sua storia inizia all’età di tre anni, inciampava di frequente. La mamma intuì subito che c’era qualcosa che non andava, così inizia un lungo calvario di visite mediche che è durato fino a qualche anno fa, quando, grazie alla ricerca, i medici hanno potuto finalmente affermare con certezza quale fosse il gene che aveva causato la sua patologia. A vent’anni Laura si ritrova su una sedia a rotelle, con tutte le paure nei confronti del futuro, legate alle privazioni che avrebbe potuto avere. Pensava al fatto che avrebbe dovuto rinunciare ad avere una famiglia e ad avere dei figli. Invece è arrivato Salvatore che, dopo anni insieme a Laura, ha deciso di sposarla e tutte le incertezze del suo futuro sono svanite, soprattutto quando ha scoperto che poteva diventare madre senza nessun rischio di trasmettere la patologia ai futuri bambini.
Ora Laura è molto attiva sul mondo social da dove le arriva tanto affetto. Con le sue parole cerca di far capire che essere disabili non significa privarsi delle altre bellezze che la vita offre. Come scrive sul suo profilo Instagram “…la vita è un dono e deve essere apprezzato, sia in piedi che da seduti“.
Quello di Laura è un esempio di coraggio. E’ un modo accattivante di posizionarsi con forza di fronte agli ostacoli. Anche se la vita non è stata generosa al 100% in un primo momento, ora la serenità ha bussato alla sua porta: il fatto di essere madre, di avere un marito, di aver avuto la possibilità di costruire una famiglia e recuperare, man mano, la sua autonomia, è il regalo più bello che potesse ricevere.