Sei incinta? Ti assumo così non mi scappi! Cose dell’altro mondo…

Vicende indimenticabili nel ricordo di Giovanni Cefalogli ad un anno dalla sua scomparsa: un enorme vuoto per la cooperativa NuovAssistenza Onlus di Isernia che oggi grazie a lui guarda avanti con grande positività

Giovanni Cefalogli

“Era il mio mondo, quello per il quale avevo studiato, quello che mi appassionava. Ma il sogno stava per infrangersi contro un altro grande progetto: quello di diventare mamma. Aspettavo la mia prima bambina e da qualche tempo ero entrata in una cooperativa sociale che tra le altre cose si occupava di accoglienza. E mi preparavo alla dura rinuncia di un meraviglioso lavoro perché il direttore, che avevo conosciuto da poco, mi aveva chiamata: sicuramente doveva dirmi che la mia collaborazione stava per terminare…

joanna fotoNon era stato semplice lasciare l’ambasciata polacca in Italia, la mia ambasciata, che dopo la laurea in mediazione culturale mi aveva assunta a Roma. Ma l’amore per mio marito, isernino, e la presenza di mia sorella ad Isernia mi avevano fatto firmare, con gli occhi chiusi, la lettera di dimissioni. Ero sposata, felice, ma disoccupata.

Sei molto brava, mi disse il direttore, quindi ti vorrei assumere a tempo indeterminato. La testa mi girava, le gambe tremavano. Ma, ma io sono incinta! Glielo dissi con un filo di voce ormai rassegnata. E allora? Dov’è il problema? Vuoi essere assunta o no? Concluse con tono deciso, il suo…. In quel preciso istante capii perfettamente chi era Giovanni Cefalogli. Capii che avevo davanti a me una persona unica, sotto ogni aspetto. E mai avrei immaginato di trovare in lui una figura determinante per la mia crescita umana e professionale, come un secondo padre”.

Sono passati più di dieci anni e da allora la dottoressa Joanna Madejska, la mia amica Joanna, coordina il settore immigrazione della cooperativa NuovAssistenza Onlus di Isernia. E intanto è arrivato anche il secondo figlio, tante famiglie hanno trovato accoglienza, tanti padri hanno imparato un mestiere, tanti bimbi si sono inseriti a scuola e sognano come gli altri il loro futuro. I progetti si moltiplicano e con essi le soddisfazioni.

Ed è passato solo un anno dalla triste scomparsa di Giovanni Cefalogli, punto di riferimento non solo per la sua cooperativa ma anche per tutto il mondo del sociale in Molise.

nuovassistgruppo“E stata dura, davvero dura riprendere a marciare, ma dopo tanto lavoro non potevamo mollare, lui non ce lo avrebbe mai perdonato. Dopo un periodo di vuoto totale abbiamo riacchiappato i fili uno ad uno e ci siamo rimessi in cammino, rafforzati dalla figlia Diana e dall’amicizia di tanti colleghi che gli volevano bene e lo stimavano”.

Vero. Giovanni era una persona carismatica ma non c’è angolo in cui non abbia lasciato un segno positivo.

Anche Il Colibrì gli deve tanto. Avevamo appena preso il volo, sostenuti dalla cooperativa Cibele che ha editato il magazine, ma per crescere e rafforzarci avevamo bisogno di maggiori risorse. Giovanni Cefalogli ne capì la natura e la portata per il mondo del sociale. Mi chiamò e mi disse: è un bellissimo progetto, peccato non averci pensato io! Quindi lo voglio sostenere.

Non mi sembrava vero… partì con lui la prima convenzione con relativo supporto economico. Un’iniezione di fiducia che ancora oggi mi spinge a procedere decisa.

Sapeva sempre chi aveva davanti, ne capiva subito il peso e la qualità. Credeva fortemente nell’importanza del dare sempre una chance. Davanti alle ciofeche usava l’ironia e se si accorgeva di avere davanti a sé un cavallo di razza faceva di tutto per non lasciarselo scappare.

E poi amava ridere e far ridere. Per quello tutti noi che da lui abbiamo ricevuto l’impulso a procedere nei nostri progetti lo facciamo sempre col sorriso. Si cammina meglio e si affrontano gli ostacoli, anche quelli impensabili, con una marcia in più.

Grazie Giovanni! Sempre e comunque presente.