Giornata della Memoria, al Savoia la struggente storia di 47 deportate: “Ad Auschwitz c’era un’orchestra femminile”

Questa mattina la conferenza stampa di presentazione a Campobasso. Iniziativa ad opera del Comune di Campobasso in collaborazione con gli Amici della Musica “W. De Angelis”. Il 28 gennaio spettacolo per le scuole al mattino e per la comunità il pomeriggio. Per le scuole iniziativa gratuita

Il 27 gennaio ricorre la Giornata Internazionale della Memoria per commemorare le vittime dell’Olocausto. In questi giorni siamo chiamati tutti ad impegnarci a tenere viva una pagina cruciale della nostra storia per non dimenticare e per non permettere che accada ancora.

Il Comune di Campobasso, quest’anno, ha scelto un linguaggio diverso per arrivare ai ragazzi e alla cittadinanza: quello della musica. Il 28 gennaio andrà in scena uno spettacolo unico nel suo genere. All’interno del Teatro Savoia sarà “ricostruita” una baracca del campo di concentramento. Sarà come stare all’interno di Auschwitz per vivere e toccare con mano l’esperienza vissuta da chi quel trauma l’ha subito.

La Pièce di teatro musicale ad opera dell’OFM riporterà in auge una storia tutta al femminile. La storia di 47 donne! Quarantasette deportate di nazionalità diversa che, nel ’44, avevano il compito, come orchestra, di accompagnare le prigioniere al lavoro sia all’alba che al tramonto, essendo loro stesse prigioniere. Ma non solo. Dovevano accogliere ogni nuovo convoglio al campo ed allietare i momenti di svago degli ufficiali SS, capaci di commuoversi all’ascolto della musica e, all’indomani, mandare i prigionieri alle camere a gas. 

Il 28 gennaio mattina lo spettacolo sarà offerto dal Comune di Campobasso, in collaborazione con l’Associazione Amici della Musica “W. De Angelis”, alle classi terze degli Istituti Comprensivi di Campobasso, proprio per il suo valore educativo. Mentre nel pomeriggio, sempre del 28 gennaio, potrà usufruirne chiunque al Teatro Savoia, acquistando i biglietti.

Auschwitz

La piece teatrale “Ad Auschwitz c’era anche un’orchestra femminile” nasce con l’intento di affrontare tematiche sui diritti e sulla dignità della vita e ha avuto grande risonanza nazionale nelle maggiori testate, essendo stata proposta in importanti contesti italiani tra cui Expo’ di Milano, Parma Città della Cultura. Proprio per questo il Comune di Campobasso ha deciso di proporlo in occasione della Giornata internazionale della Memoria.

“La memoria – commenta il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, nel corso della conferenza stampa, affiancato dall’assessore alla Cultura Paola Felice e dalla Direttrice Artistica dell’Associazione Amici della Musica Walter De Angelis, Antonella De Angelis – è un bene umano e sociale da coltivare attraverso l’attenzione che anche le Istituzioni, in modo congiunto, devono mettere al centro delle loro attività soprattutto, ma non solo, in occasione di momenti di riflessione collettiva sulle nefandezze della storia che non potranno e mai dovranno essere giustificati o ammorbiditi. Farlo così, – continua Gravina – come il Comune di Campobasso ha deciso di fare quest’anno, indirizzando ai più giovani il progetto artistico e culturale dell’Associazione Amici della Musica Walter De Angelis, con l’appoggio significativo dei rappresentanti di tutte le forze politiche presenti nella Commissione Consiliare Cultura, assume un valore indubbiamente più forte.”

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“La pièce – spiega l’assessore alla Cultura, Paola Felice – narra l’esperienza della pianista, compositrice, cantante ebrea francese Fania Fénelon, deportata ad Auschwitz nel gennaio del ’44, che entrò a far parte dell’unica orchestra femminile mai esistita in tutti i campi di concentramento della Germania e dei territori occupati. Come Amministrazione comunale – continua la Felice – abbiamo deciso di voler dedicare agli alunni delle classi terze degli Istituti comprensivi cittadini questo spettacolo intenso e particolare, proprio in occasione di una giornata che, attraverso dei momenti di profonda riflessione su ciò che è stato l’intero meccanismo di sterminio perpetrato dai nazisti nel corso della Seconda Guerra mondiale, vuole rendere viva e presente la memoria, riportando nel contemporaneo un dolore che non deve scomparire con un colpo di spugna. Questa è l’intenzione più diretta dell’Amministrazione, così come quella di tutti i componenti della Commissione Consiliare Cultura che, lo voglio sottolineare apertamente, ha appoggiato con grande coesione d’intenti e senza distinzioni politiche tutte le iniziative indirizzate ad affrontare tematiche sui diritti e sulla dignità della vita, sollecitando in proposito sempre una vigile attenzione.”

“Come operatrice culturale – dichiara la Direttrice Artistica dell’Associazione Amici della Musica Walter De Angelis, Antonella De Angelis – sono convinta che l’arte e la musica, per la forte implicazione emotiva, siano un mezzo fortemente educativo per i giovani e una grande opportunità di sensibilizzazione per tutti”.

I testi della pièce sono di Tiziana Di Tonno, Edmea Marzoli, Antonella De Angelis, Alessandra Portinari. Regia di: Tiziana Di Tonno, Antonella De Angelis, Alessandra Portinari. Le protagoniste sono interpretate da Susanna Costaglione, Alma Maria Rosé (Vienna 1906 – Campo di concentramento di Auschwitz 1944), Tiziana Di Tonno, Fania Fenélon (Fanja Goldstein 2 settembre 1908 – 19 dicembre 1983). A dirigere l’Orchestra Femminile del Mediterraneo ci sarà Antonella De Angelis, allestimento scenico a cura di Black Service.