IL LETTORE CI CHIEDE. Può un minorenne viaggiare da solo?

E’ la domanda posta da Lucia, una nostra lettrice, che vuole sapere se è possibile e quali sono gli eventuali rischi per il genitore che manda il proprio figlio in viaggio da solo.

ragazzi in bus

Abbiamo girato il quesito all’avvocato Ilaria Angiolilli.

Accade molto spesso che i genitori siano impossibilitati ad accompagnare i propri figlioletti per esigenze lavorative e che debbano ricorrere ad altri mezzi pur di far trascorrere loro una vacanza studio, un viaggio d’estate dai nonni o semplicemente una gita con gli zii lontani.

Tanti sono i momenti per cui ci si ritrova a far viaggiare da soli i propri figli ma il dilemma è: a che età si può viaggiare da soli? Quali rischi corre un minorenne che viaggia da solo?

Il caso sottoposto alla mia attenzione da un lettore riguarda un minorenne di anni 12 che prende da solo l’autobus per recarsi al mare dai parenti, i quali lo attendono alla fermata. I suoi familiari domandano se è lecito tutto ciò.

Ebbene, nell’ordinamento giuridico italiano ad età specifiche corrispondono determinanti momenti della vita: ad esempio diciotto anni per la patente, per poter votare e per acquistare la capacità d’agire; quattordici per guidare il primo motorino regalato dal papà.

Oggi i bambini crescono sempre più velocemente e “pretendono” la libertà dai genitori sin da quando sono piccoli, come ad esempio gli studenti delle medie che “rifiutano” di essere presi all’uscita di scuola dalla mamma per apparire più maturi ed autonomi.

Tuttavia alcuni limiti sono inviolabili e ciò vale anche per i mezzi di trasporto: non si può viaggiare da soli se non si ha una determinata età.

In risposta dunque al primo quesito possiamo dire di sì: un minorenne può viaggiare da solo, ma a seconda dell’età che ha. Come tutti sanno, la maggiore età si acquisisce con il compimento del diciottesimo anno.

Per quanto riguarda i viaggi, lo spartiacque non sono i diciotto ma i quattordici anni. Questo significa che al di sotto dei quattordici anni non è possibile, di norma, viaggiare da soli, cioè senza accompagnatore.

L’accompagnatore non deve essere per forza un genitore o un parente: l’importante è che sia un maggiorenne autorizzato ad assisterlo.

In breve, se il minore di quattordici anni è accompagnato dai propri genitori, non sarà necessaria nessuna particolare autorizzazione. Se invece affidiamo il nostro bambino ad un amico o ad un parente occorre la cosiddetta ‘dichiarazione di accompagno‘.

Resta fermo che, a prescindere dall’accompagnatore, il minorenne che viaggia da solo in autobus, treno o in aereo deve sempre portare con sé un documento di riconoscimento come il passaporto, la carta d’identità o, per i minori fino a quindici anni, un documento che attesti la nascita e la cittadinanza vidimato dal questore: si tratta del cosiddetto lasciapassare.

Per fra fronte alle esigenze dei minori di quattordici anni che devono viaggiare da soli ma non possono farsi accompagnare da nessuno, molte compagnie ferroviarie e di volo mettono a disposizione dei clienti uno specifico servizio destinato, appunto, ai minori che viaggiano soli.

Analizzando invece i possibili rischi in cui si può incorrere se il minore di anni 14 viaggia da solo, occorre partire da uno dei doveri giuridici insiti nella responsabilità genitoriale: quello di badare al proprio figlio, nel caso specifico un minore di quattordici anni, il quale NON PUO’ VIAGGIARE DA SOLO.

È da 14 anni in su che il bambino (considerato ormai ragazzo) è considerato maturo a sufficienza per poter cavarsela anche in assenza dei genitori.

Il genitore che permette al proprio figlio di età inferiore ai 14 anni, incapace di provvedere a sé stesso di viaggiare da solo in pullman, treno o in aereo rischia di incorrere perfino in reato. Secondo il codice penale, infatti, chiunque abbandona una persona minore degli anni quattordici, ovvero una persona incapace, per malattia di mente o di corpo, per vecchiaia, o per altra causa, di provvedere a sé stessa, e della quale abbia la custodia o debba avere cura, è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni. La pena è aumentata se il fatto è commesso dal genitore.

Far viaggiare i figli da soli rappresenta sempre una comprensibile preoccupazione per mamma e papà a maggior ragione quando si tratta di minorenni al di sotto dei 14 anni come nel caso proposto.

Tuttavia, ciò che spaventa può essere arginato attraverso la conoscenza dei reali limiti e delle regole vigenti in materia.