Cambiare lavoro è un desiderio che prima o poi sorge nella mente di molte persone. Non è detto che ciò avvenga solo perché si è insoddisfatti del ruolo che si ricopre: a volte si ha semplicemente bisogno di un cambiamento, una scossa di adrenalina nella propria quotidianità. Vale la pena di capire, quindi, il motivo per cui si è intenzionati a cambiare lavoro: se non si hanno le idee ben chiare da questo punto di vista è molto probabile che si finisca per commettere qualche errore, o comunque che ci si trovi in crisi nella ricerca di una risposta e di una soluzione.
Come trovare un nuovo lavoro
Per chi è interessato a trovare un nuovo impiego o a cambiare azienda, uno strumento utile è fornito da App Lavoro: si tratta di una risorsa che permette a chiunque di farsi notare dalle imprese grazie alle recensioni che vengono pubblicate dai datori di lavoro presso cui si è stati impiegati o dai collaboratori con cui si è avuto modo di collaborare. Rinunciare a sfruttare un’occasione di questo tipo sarebbe un grande sbaglio, anche perché l’utilizzo della piattaforma è gratuito, così come la registrazione e la creazione di un profilo personale. App Lavoro si può usare dal computer, dallo smartphone o dal tablet, attraverso un’app dedicata: è la prima realtà in Italia che fornisce una classifica nazionale dei lavoratori, divisi settore per settore. Una graduatoria che, vale la pena di metterlo in evidenza, si basa unicamente su recensioni controllate e certificate, non anonime.
Quali sono le alternative da considerare
Decidere di cambiare lavoro è solo il punto di partenza, ma in seguito occorre compiere uno step ulteriore: e cioè prendere in considerazione le alternative che si hanno a disposizione. Sono parecchi, infatti, i modi in cui è possibile cambiare lavoro: per esempio, è possibile decidere di passare da un’azienda a un’altra ma rimanere nello stesso settore, o al contrario stravolgere la propria quotidianità e compiere un balzo in un settore del tutto nuovo; ancora, è possibile restare nella stessa azienda ma con un ruolo completamente diverso rispetto a quello rivestito fino a quel momento; e così via.
Le variabili in gioco
Uno sbaglio da evitare è quello che ha a che fare con la mancata valutazione di tutte le variabili in gioco. I fattori a cui si deve pensare, in effetti, sono molti di più di quelli che si potrebbero immaginare: per esempio la location, visto che non tutti sono disposti a trasferirsi per lavoro e quindi cercano un impiego vicino a casa. Il ruolo stesso è un parametro decisivo, perché ha a che fare anche con le competenze di cui si è portatori e con le doti che si è in grado di mettere a disposizione di un eventuale nuovo datore di lavoro.
Come scegliere
Nel novero degli errori che si corre il rischio di commettere quando si prende la decisione di cambiare lavoro, quelli che riguardano la sfera economica sono spesso i più pericolosi. Non si tratta solo di capire qual è lo stipendio che si lascia e a quanto ammonta la nuova retribuzione che si potrebbe ottenere, ma anche di pensare al tipo di contratto che si avrà: per esempio, passare da un lavoro dipendente a un impiego da freelance potrebbe essere positivo sotto certi aspetti ma negativo per altri, a cominciare dalla mancanza di ferie e malattie pagate.
Ecco perché si cambia di lavoro
In sintesi, le ragioni per le quali si può arrivare a una decisione così importante per la propria vita sono numerose: voglia di sentirsi più utili per la collettività, deterioramento del rapporto con i colleghi, stancheza per gli orari troppo pesanti, poca soddisfazione per lo stipendio, e così via. Ma, come si suol dire, chi lascia la strada vecchia per quella nuova sa quello che lascia ma non sa quello che trova. Bisogna essere sicuri, insomma, di intraprendere un percorso privo di certezze.