Il lavoro che verrà. Smart working e aree interne, un incontro sul tema

Durante la pandemia, abbiamo avuto modo di constatare come lo smart working sia un alleato della sostenibilità ambientale, ma può anche salvare le aree interne e le periferie dall’isolamento. In che modo?

Continuare a lavorare in Smart è una grande occasione per ripensare le città, non solo sotto lo slogan “smart“, ma affinché diventino policentriche: bisogna ripensare le aree interne, che da anni sono decentrate e con pochi servizi, come spazi vivi, lasciando lì il lavoro. Dopo lo shock pandemico, abbiamo capito che è possibile lavorare da casa, ponendo il lavoratore e le sue scelte abitative al centro delle dinamiche demografiche, modificando il rapporto tra lavoro e territorio e capovolgendo l’idea che pone l’impresa al centro dell’economia.

La diffusione capillare di questa nuova modalità organizzativa consente di ripensare sia le dimensioni dell’abitare che quelle della coesione, offrendo nuove opportunità ai luoghi considerati periferici rispetto ai flussi produttivi e alla necessità di affrontare le disparità territoriali e sociali delle comunità.

Il giorno 7 maggio, alle ore 17, si terrà una diretta streaming per discutere sul tema, con vari professionisti e esperti del settore.