Seguo il mio sogno per aiutare gli altri a seguire il loro

Antonio Sinibaldi e il web, quando la determinazione trasforma una passione in lavoro

web antonio sinibaldi

Ci siamo conosciuti per lavoro e mi ha colpito subito per la grinta con cui afferra ogni mattina la sua vita. E per la tenacia con cui ha virato la nave verso un orizzonte professionale nuovo, buttandosi in un’esperienza per lui rivoluzionaria che oggi si è rivelata per lui una rotta vincente. Ha appena lanciato il suo primo libro, Io sono il mio brand, incentrato proprio sul suo lavoro. E ha già scaldato i motori per altri testi. Antonio Sinibaldi, 47 anni, vive a Bojano (CB) con la moglie e due figli e si occupa…di web. Dopo una laurea in giurisprudenza e alcuni anni di tirocinio come avvocato trova la sua strada in banca, dove per 16 anni si occupa di investimenti. Ma ad un certo punto qualcosa gli cambia i piani.

La tua storia personale è caratterizzata da un’inversione ‘a U’ sul piano personale e professionale: ti va di raccontarla?

Certo. Ad un certo punto sul lavoro mi è capitato di arrivare ad un livello limite di stress mentale. E anche il fisico mi ha messo all’improvviso i paletti, portandomi a mettere in discussione il mio stile di vita. Così ho capito che dovevo cambiare i miei ritmi. E anche fare qualcosa che forse era più consono alla mia persona. Leggendo di nuove professioni sul web, che le aziende cercano queste figure e cose simili, ho cominciato ad essere attratto dalla comunicazione con e per il cliente. Certo lasciare un lavoro dopo 16 anni non è facile, ma se non segui i tuoi sogni come puoi aiutare le persone a seguire i loro? E così ho fatto, mi sono licenziato ed ho creato prima la onewebstudio.it e poi, da qualche mese, antoniosinibaldi.com in cui, come si suol dire, ho fatto l’upgrade del primo progetto.

Un lancio nel vuoto?

Assolutamente no. Sono partito in quarta, ma sapevo cosa fare, dove andare e che strumenti cercare. Volevo aiutare le aziende ad emergere. Chiaramente avevo fatto già dei corsi per approfondire, per conoscere. E ho continuato sempre a formarmi.

Onewebstudio e poi antoniosinibaldi.com. Qual è la differenza?

La comunicazione che faccio con la Onewebstudio si rivolge alle attività e ai liberi professionisti in termini più pratici, nel senso che aiuto queste persone a creare siti, blog, gestione social, campagne eccetera. Con antoniosinibaldi.com, invece, vado più nel profondo, nel loro mindset, ovvero aiuto le aziende e gli imprenditori (ma anche persone comuni che vogliono mettersi in gioco) a capire quale sia la loro strada e a creare una loro azienda online oppure digitalizzare meglio quella che hanno. Quindi, in certo senso, ho preso una moneta e da un lato ho messo una cosa e dall’altro un’altra: all in one.

Come mai un testo sul tuo lavoro? 

Diciamo la verità, in questo anno molto duro per tutti, quello che si è visto è stata la propensione delle persone a trascorrere molto più tempo online: da un lato per perdere tempo, dall’altro per incassare qualche soldo extra. Non ti nego che da luglio la mia attività è esplosa, tutti a chiamarmi per creare siti e-commerce e gestire pagine social. Questo, naturalmente, è stato molto stimolante, perché ho capito che la gente stava capendo l’importanza della comunicazione sul web e sono passato da “quello che sta sempre davanti al pc” a “quello che lavora troppo davanti al pc”. Il salto quantico è stato molto gratificante, proprio perché la mente delle persone, stando in casa, si è aperta e ha capito che forse il web poteva essere un giusto mezzo per arrotondare il mese. Ecco perché in questo libro, che è il primo di una serie di libri sull’argomento, parlo proprio di lavoro, partendo dall’io consapevole che tutti abbiamo dentro di noi. E faccio capire che un’azienda può andare bene se il boss capisce un concetto fondamentale: Io sono il mio brand. Diciamo la verità, tutti siamo attratti da loghi famosi, uno su tutti Ferrari. E se ad esempio diciamo il nome ENZO la mente corre ad Enzo FERRARI. Questo è un esempio lampante di come un uomo si è impersonificato nella sua azienda e l’ha resa unica nel mondo. Ecco perché credere in se stessi e applicare poche cose che insegno nel libro può essere la chiave di volta per aprire la mente al futuro, o meglio, al “tuo” futuro.

Quali le soddisfazioni più grandi raccolte sinora?

Ne sono tante e tutte davvero emozionanti perché partire da zero e arrivare dove sono è già di per sé una grossa soddisfazione. Essere riconosciuto come “quello di Onewebstudio” è bello, perché vuol dire che ho lavorato bene e che la mia immagine sta girando bene. Una su tutte: tre anni fa scade un contratto con un cliente, questo passa la comunicazione ad un’altra agenzia. Dopo qualche tempo torna da me e dice: ricominciamo? Non voglio andare nei particolari, ma la soddisfazione di aver ricominciato con questa azienda è stata davvero grande.

C’è un’inflazione di persone dedite a questo mestiere, che comunque è molto richiesto. Come riconoscere chi davvero vale?

Questa è una bella domanda, perché davvero di sedicenti guru ce ne sono tanti. Te lo dico a denti stretti: io non sono un guru. Né tanto meno lo voglio diventare. Quello che faccio è semplice: testo sulla mia pelle le strategie che poi riverso sulle aziende dei miei clienti. Il segreto è proprio questo: testare. Più si testa più possibilità di margine ci sono. Hai detto bene, il mestiere è molto richiesto e in giro si vedono pillole magiche da parte di tante persone. Magari sarà anche vero, non voglio metterlo in dubbio, ma dare certezze in un campo minato come il web non è proprio professionale. Tra l’altro le promesse ai potenziali clienti sono rischiose: se verranno disattese non solo il cliente se ne andrà, ma parlerà male di te. E la brutta reputazione sul web è l’inizio della fine.

E’ il lavoro del momento, questo è innegabile… Secondo te sarà sempre così oppure ci sarà un’evoluzione nel mondo del marketing?

Il marketing è alla base delle aziende, anzi, di tutte le aziende, dalle più piccole alla più grandi. Non puoi mollare perché non devi uscire dallo sguardo delle persone. Una domanda: secondo te una grande azienda (ad esempio la Barilla) ha bisogno di farsi pubblicità sulla TV? E’ l’azienda leader del suo settore, eppure spende milioni in pubblicità ovunque. Lo fa e lo farà ancora, perché? Perché sa che cedere il fianco ad una nuova azienda nascente potrebbe farle perdere quote di mercato e fare meno utili. Quindi la figura come la mia, sarà sicuramente una delle più richieste nei prossimi anni, perché tutti avranno bisogno di chi aiuta le aziende a crescere sul web. Ecco perché sono già in uscita altri libri sull’argomento, in cui aiuterò a capire meglio alcuni concetti molto interessanti, come “L’identità della tua azienda” oppure “Analizza la tua azienda per trovare più clienti”, “La programmazione aziendale”, “La forza della delega” e altri che sono in cantiere.

Antonio, tre settimane fa hai contratto il Covid e hai deciso di condividere su Fb il tuo percorso di malattia e anche quello di guarigione. Fino ad oggi, giorno in cui il tuo tampone è risultato negativo. Hai lanciato appelli, perché la febbre è stata alta e il respiro faticoso. Hai avuto paura? Lasciaci tre parole per descrivere questa brutta esperienza.

Cinque settimane fa ho iniziato una battaglia. Sono un lottatore, ma non ti nego che in alcuni momenti la paura si è presa gioco di me. Ci sono stati momenti davvero duri, momenti fisici duri, psicologici duri, ma li ho superati grazie all’affetto di tante persone, tantissime persone!
Ho scritto un diario giornaliero per far capire alle persone che cosa significa essere positivo, anzi, vivere da positivo. L’obiettivo è stato quello di esortare a seguire tre semplici regole di cui, forse, ci siamo già scocciati: usare la mascherina, tenere il distanziamento e non fare assembramento.
Molti mi hanno scritto in privato ringraziandomi per la forza e l’attaccamento alla vita che ho dimostrato in questi giorni. Se ho aiutato anche solo una persona a stare più attenta, ho raggiunto il mio scopo!