Botti di Capodanno a Campobasso, la querelle sull’ordinanza

    Fuochi pirotecnici, come comportarsi? Botte a risposta tra associazioni di pirotecnici e Comune

    Fuochi pirotecnici

    Facendo riferimento all’ordinanza della sindaca di Roma, Virginia Raggi, che vietava i botti di Capodanno, il titolare della rivendita autorizzata di Campobasso, Michele Rosa, ha contestato l’ordinanza firmata dal sindaco Battista per il capoluogo molisano.

    “Sappiamo – ha affermato in una lettera aperta – che ci sono persone che abusano di prodotti che non hanno nulla a che fare con la pirotecnica legale ma fare ordinanze sbagliate aumenta il mercato clandestino e questo disorienta anche il cittadino”.

    Sostenendo che occorre innanzitutto dividere i giochi pirotecnici in legali ed illegali, ha affermato in sintesi che non è possibile vietare in assoluto tutti i tipi di fuochi, ma che quelli a norma non possono essere vietati.

    “Invitiamo dunque i nostri clienti a segnalare al nostro sindaco SINOP  l’eventuale sanzione o multa chepirotecnici avviso fosse elevata dalle forze di polizia (locale e non) – ha dunque concluso – poiché non applicabile ai fuochi marcati CE, ovviamente se l’uso è effettuato in conformità alle
    istruzioni riportate in etichetta”.

    Al contempo l’associazione di tutela della categoria ha invitato con una nota nazionale tutti i clienti a non pagare multe che la legge non consente.

    Non ci sta il Comune di Campobasso, però, che contesta pienamente le accuse di illegittimità dell’ordinanza e spiega obiettivi e contenuti.

    Pirogiochi Campobasso giochi pirotecnici per feste indimenticabilichi“A seguito delle notizie diffuse impropriamente in merito ad una presunta illegittimità dell’ordinanza sindacale n. 36 del 20/12/2016 sulle limitazioni dell’uso dei fuochi pirotecnici – scrive nella nota –  corre l’obbligo di precisare che si tratta di un’ordinanza che nulla ha a che vedere con l’ordinanza del sindaco di Roma, cui fa riferimento la sentenza del Tar Lazio, sentenza che non ha, né può avere, alcun riflesso sul provvedimento del sindaco di Campobasso complesso ed articolato tanto nella premessa quanto nella parte dispositiva.

    Dunque la sentenza del Tar Lazio non è sovrapponibile.

    Il Comune quindi entra nel merito spiegando che “L’ordinanza, lungi dal demonizzare i prodotti pirotecnici, pone il divieto limitatamente ai luoghi pubblici o di uso pubblico ed esclusivamente in alcune ore delle giornate in cui la concentrazione delle esplosioni può creare situazioni rischiose per   l’incolumità di persone ed animali. Il provvedimento inoltre pone principi e linee di indirizzo con ampio ed alto respiro, che non solo mirano a promuovere un utilizzo responsabile di fuochi e petardi di libera vendita ma anche l’adozione di particolari cautele a tutela di chi è più fragile. Pertanto l’ordinanza sindacale n. 36 è valida ed efficace”.

    Che fare dunque?

    Conviene leggere bene l’ordinanza su luoghi e orari, utilizzare solo materiali autorizzati con marchio CE, leggere bene le istruzioni e seguirle con attenzione e soprattutto…..usare il cervello!