Quando si parla di apparato sessuale maschile si entra in una sfera di argomenti coperti da un velo di vergogna che non permette si essere completamente sinceri. Gli uomini non sono abituati a fare riferimento ad un medico per le problematiche che nel corso della vita possono caratterizzare la loro vita sessuale come invece è completamente normale per le donne, che sanno di dover controllare il loro apparato sessuale e che regolarmente fanno visite ginecologiche anche per definire e risolvere questioni legate prettamente alla sfera sessuale oltre che riproduttiva. Per gli uomini non è così.
Gli uomini che si rivolgono ad un uro-andrologo sono pochi e lo fanno solo in condizioni che li obbligano e mai per una corretta conoscenza del proprio stato di salute. In quest’ottica è facile comprendere come sia possibile che quasi tutti i dati di incidenze delle patologie sessuali maschili siano sottostimate e come sia possibile anche che la risoluzione semplice di alcune patologie sia sconosciuta ai più che continuano a vivere situazioni di disagio dovute alla loro malattia piuttosto che risolverla almeno fino a che la situazione non sembra diventare insostenibile.
È in questo quadro generale che si collocano i numerosi danni che la disfunzione erettile può fare a molte coppie considerando che da uno studio compiuto da Andrologia Internazionale Roma è emerso che il 52% della popolazione maschile dovrà affrontare episodi di disfunzione erettile.
Intanto è bene definire la disfunzione erettile come malattia che causa l’incapacità a raggiungere e mantenere un’erezione che sia sufficiente a completare un rapporto sessuale. Questa condizione, perché sia definita patologica deve protrarsi per almeno tre mesi. In questo periodo l’uomo che ne è affetto si trova in una situazione di particolare fragilità emotiva e disagio nei confronti del mondo esterno. In questo periodo le coppie possono andare incontro a crisi molto dure per motivi legati a questo disagio anche quando non sono in procinto di avere un rapporto sessuale.
Sostanzialmente i motivi che possono causare tensioni sono collegati alla paura da parte dell’uomo di doversi trovare ad affrontare un default e quindi tende a sfuggire da tutte le occasioni che comincia a vedere come intime. Sarebbe importante invece proprio in questi periodi cercare l’intimità col partner non necessariamente finalizzandola all’atto sessuale in sé, ma legata al puro piacere di essere di scoprirsi a vicenda. Un’altra causa di tensione è la mancata comunicazione nella coppia perché di disfunzione erettile non si parla neanche nella coppia, non soltanto fuori. Parlarne imbarazza e invece proprio parlandone si potrebbe esorcizzare un tabù così radicato e si potrebbe ritrovare una parte di quell’intimità compromessa.
La comunicazione è importantissima anche perché riduce la possibilità di creare un muro dovuto al dubbio che il partner può avere in merito alle ragioni della disfunzione erettile. Si potrebbe chiedere se la causa non sia proprio nella coppia caricando ancora di più di tensione una condizione già così delicata. Infine, è possibile che chi soffre di disfunzione erettile cominci ad analizzare ogni aspetto della propria vita sessuale come se fosse lì per giudicare invece che godersi il momento. Questo fenomeno del guardarsi dall’esterno invece che essere parte della relazione può portare a stati di ansia che rendono assolutamente più complicato venire fuori dal problema.
Ma la cosa da sapere è che ci sono molteplici cure per la disfunzione erettile a prescindere da quale sia la causa, quindi tacere e vivere nel disagio è solo un atteggiamento autolesionistico che potrebbe essere risolto rivolgendosi ad un medico competente.