Il 27 luglio scorso la Giunta Regionale del Molise ha approvato il nuovo Piano Sociale Regionale per il periodo 2015/2018.
Che cosa è il Piano sociale triennale? E’ il documento che definisce l’impianto di riferimento per il sistema dei servizi e delle attività sociali da attivare o implementare sul territorio.
Elaborato sulla base delle indicazioni del regolamento di attuazione della legge di Riordino adottata a febbraio dall’esecutivo, il PSR definisce gli obiettivi di benessere, le caratteristiche qualitative e quantitative dei servizi e degli interventi, le priorità di intervento, le modalità di ripartizione delle risorse economiche, le modalità per l’integrazione socio-sanitaria, gli indicatori per la verifica di efficacia ed efficienza degli interventi.
Il piano appena varato, presentato la scorsa settimana dall’assessore regionale alle Politiche sociali Michele Petraroia, introduce interessanti novità come il diritto dei cittadini all’assistenza, anche psicologica o l’approccio integrato alle problematiche minorili, con la previsione di specifiche équipe multiprofessionali per un completo lavoro di rete.
E’ in questo contesto di forte prevenzione al disagio dei minori che si inseriscono i due progetti vincitori delle borse di studio CONP presentati in conferenza stampa alla presenza del Presidente dell’Ordine degli Psicologi Nicola Malorni e delle due vincitrici, Gilda Malinconico e Roberta Di Maio. I due progetti prevedono interventi di assistenza psicologica gratuita al cittadino e agli operatori, ma anche azioni di valutazione e supervisione, proprio nell’ottica di un nuovo modo di porsi rispetto alle problematiche sociali che il Piano definisce tra i suoi principali obiettivi. Dopo la sua definitiva approvazione, il piano Sociale Regionale dovrà trovare un’articolazione territoriale nei singoli Piani sociali di zona degli Ambiti territoriali. A quel livello ci sarà un ulteriore fase di concertazione.
Abbiamo parlato col dottor Malorni dei tratti specifici di questo piano, a partire dalle novità che riguardano la professione dello psicologo.
Le novità sono molte. Per quanto ci riguarda la professione dello psicologo assume maggiore peso nell’intero sistema come risposta al diritto dei cittadini a ricevere adeguata assistenza psicologica. C’è maggiore presenza della figura dello psicologo in settori dei servizi sociali prima preclusi a questa categoria professionale, come le strutture residenziali per minorenni o i centri socio-educativi per disabili.
Vengono valorizzate le competenze psicologiche di programmazione, coordinamento, supervisione e valutazione, lo psicologo potrà contribuire a promuovere assetti organizzativi più funzionali, supervisionare per garantire la qualità degli interventi erogati e per prevenire il burn out tra gli operatori.
Pare di comprendere che il nuovo PSR punti molto sui minori a rischio.
Vero. Prevede tra gli obiettivi la costituzione sistematica in tutti gli Ambiti territoriali di specifiche équipe multiprofessionali dove gli psicologi, con un rapporto previsto di 1:30.000 abitanti circa, potranno intervenire ai fini della prevenzione del disagio minorile associato a violenze, fragilità delle funzioni genitoriali, dipendenze… Parliamo di obiettivi di servizio, ossia certezza di finanziamenti e quindi diritti di assistenza psicologica garantiti per i cittadini. Finalmente un modello di intervento integrato, come quello sperimentato dal centro clinicoVATMA in Basso Molise per le violenze sui minorenni.
Temi delicati che richiederanno un notevole lavoro di programmazioneper ciascun Ambito. Dove si inseriscono in tutto ciò i due progetti premiati?
I due progetti premiati dal Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi permetteranno di sperimentare modelli di intervento che in Italia sono stati ad oggi posti a sistema dalla legge regionale della Campania in tema di Psicologia del territorio. Ricordo che si sono collocati tra i primi 60 ammessi a finanziamento su 2.613 proposte progettuali giunte da tutta Italia.
Prevedono interventi di assistenza psicologica al cittadino e agli operatori, di valutazione, supervisione, in linea col PSR. Parteciperanno a breve alle attività progettuali degli Ambiti sociali di Termoli, Campobasso, Larino e Isernia.
Attiveranno attività di supervisione e di assistenza psicologica gratuita rivolte a tutti gli operatori socio-assistenziali e ai cittadini fragili le due importanti novità. Permetteranno per 1 anno di contribuire alla implementazione dell’assistenza psicologica e di sperimentare nuovi modelli di formazione continua rivolti agli operatori sociali in linea con quanto previsto dal Regolamento di attuazione della Legge.
Nessuna criticità per voi nel piano sociale?
Abbiamo segnalato alcune criticità che andrebbero superate. Per esempio il nuovo Piano sociale dovrebbe prendere maggiormente in considerazione il suggerimento proveniente dai due progetti e ribadito dal Consiglio nazionale: aumentare il numero di psicologi da impiegare nei servizi con almeno uno psicologo ogni 15.000 abitanti.
C’è collaborazione tra l’Ordine degli psicologi e la Regione Molise?
Direi di sì. L’Ordine degli psicologi ha contribuito nei mesi scorsi, nelle sedi di concertazione programmata dalla Regione, ad individuare i livelli minimi di assistenza e quindi i criteri qualitativi e quantitativi per migliorare la qualità dell’assistenza. In IV Commissione l’Ordine presenterà ulteriori emendamenti per migliorare ulteriormente la proposta di Piano già approvata dalla Giunta, che per quanto migliorativa rispetto al passato, necessita di ulteriori interventi.
Come verrà veicolato tra gli operatori e i cittadini il nuovo PSR?
Dopo la sua definitiva approvazione, il piano Sociale Regionale dovrà trovare una articolazione territoriale in quelli che saranno i singoli Piani sociali di zona degli Ambiti territoriali. A quel livello ci saràun ulteriore fase di concertazione e di sviluppo delle linee progettualiinserite nel Piano regionale. I singoli Ambiti dovranno attualizzare le linee indicate dal PSR e quindi attivare sul territorio i servizi nel rispetto dei criteri fissati e sopratutto sarà loro compito raggiungere ai fini dell’accesso ai finanziamenti assicurare il raggiungimento degli obiettivi di servizio. Che per noi significa appunto garanzia dei diritti di promozione della salute.