Nel 2035 gli ultracentenari nel nostro paese saranno 150 mila. L’Italia avrà una popolazione anziana così numerosa che cambieranno necessariamente molte regole o prassi nel sociale. Ma quanto, in realtà, la nostra società è preparata ad un’età media così alta? Se lo sono chiesti i ricercatori che in partenariato con Il Redattore sociale hanno dato vita all’app MySOLI, un sistema di comunicazione smart dedicata alle persone ospitate nelle RSA o in altre strutture.
Lanciata a livello nazionale oggi pomeriggio al Seminario nazionale del Redattore Sociale a Capodarco di Fermo, questa tecnologia aiuta a ridurre la solitudine, a dare supporto, a migliorare il rapporto tra famiglie e personale delle strutture. Una rete fatta di chat, informazioni, contatti, immagini che attraverso il web crea una grande famiglia che ruota attorno alla persona assistita. Molte persone anziane seppur con difficoltà si sono cimentate nell’uso del tablet che viene dato dalle strutture ai suoi ospiti. Ecco allora il report costante della vita dell’anziano fatto dall’oss per le famiglie, lo scambio di opinioni tra tutti (famiglia – struttura, famiglia – ospite…) in una community che facilità le operazioni, fa correre le informazioni e rende più fluido il rapporto tra tutti gli attori.
Attualmente MySOLI è in sperimentazione presso alcune strutture del Lazio ma presto andrà fuori nelle altre regioni. Un portale aperto alle famiglie ha permesso di raccogliere le necessità degli utenti e di mettere in rete tutte le risposte possibili. Nelle strutture, si è visto attraverso le indagini preliminari, l’87 per cento degli ospiti non è autosufficiente e quindi interviene l’operatore.
In ogni caso tra gli anziani in cui l’app è stata data in prova, che si sono impegnate a fornire un tablet ad ogni ospite, gli anziani autosufficienti si sono dimostrati contenti e anche divertiti. In effetti anche chi non legge o non scrive più può utilizzare il video per guardare semplicemente le foto, che comunque rievocano in lui sentimenti positivi e benefici.