“Una casa per i senzatetto”: la Città Invisibile lancia l’appello

L’emergenza coronavirus riguarda tutti, anche chi non ha un posto dove dormire. E per questo motivo l’associazione La città invisibile di Termoli ha deciso, con le dovute precauzioni, di mettere a disposizione il centro diurno di piazza Olimpia per i senzatetto. In questo modo molti avranno un pasto. Potranno lavarsi e per tre ore appena avere la possibilità di stare in un posto che somiglia a una casa.

“I nostri governanti hanno dovuto assumere delle misure urgenti per riuscire ad arginare il famoso virus, ma nell’urgenza ci si dimentica di qualcuno − ha ammonito l’associazione La città Invisibile di Termoli – Certo può succedere, ma adesso è il tempo di pensare anche a quel qualcuno! Il nostro dormitorio prevede un numero massimo di giorni per i quali è possibile permanere: con l’inverno fino al 29 febbraio tali giorni non contavano, ma oggi proprio a ridosso dell’emergenza virus si è chiuso il piano per l’emergenza freddo e molti ospiti dovranno lasciare la struttura”.

Al dormitorio le stanze sono da tre posti e, per un giustificato risparmio delle spese, si cerca di concentrare le persone nel minor numero di posti letto, probabilmente inferiore alla distanza consigliata per affrontare l’emergenza virus.

Chi non ha accesso al dormitorio o chi ha ultimato i giorni di solito dorme alla stazione dei treni, ma in questo periodo particolarmente difficile le autorità competenti hanno deciso di non permettere la presenza in stazione di persone che non siano in partenza o arrivo.

“Una volta in tutti i paesi c’erano i bagni pubblici, oggi a Termoli sono presenti solo alla stazione, ma sono a pagamento, e quindi lavarsi le mani o espletare i propri bisogni ha un costo – ha aggiunto l’associazione – Bisogna lavarsi spesso le mani, ma dove se non ho casa e i locali pubblici chiudono alle 18:00 ed anche quando sono aperti non sono proprio entusiasti di far entrare persone che non consumano per usufruire del bagno?”

Ecco le richieste alle istituzioni:

  • apertura straordinaria del dormitorio a tutti, compresi coloro che non hanno documenti
  • di non applicare la norma dei giorni massimi di permanenza per tutta la durata dell’emergenza coronavirus
  • che vengano usate tutte le stanze a disposizione per garantire maggior distanza possibile tra un letto e l’altro
  • la gratuità dei bagni della stazione
  • di apporre in giro per la città dispenser di igienizzanti per potersi lavare le mani e garantire che siano sempre forniti dell’igienizzante.

“Ben sappiamo che nei momenti di emergenza non si riesce a vedere a 360 gradi e probabilmente neanche noi ci saremmo accorti di queste problematiche se non avessimo avuto il privilegio di poter ascoltare coloro che troppo spesso sono “invisibili” – ha concluso l’associazione – Ora che le istituzioni hanno pensato al 90% dei cittadini, però, siamo sicuri che volgeranno il loro sguardo anche a coloro che sognano di poter stare a casa”.