Un progetto per mettere in campo la creatività, ma anche l’esperienza personale per sviluppare attitudini e competenze nei bambini e nei ragazzi. È l’obiettivo del progetto educativo “A piccoli passi”, realizzato dal personale del Centro Diurno per Bambini e Adolescenti di Termoli, gestito dalla cooperativa Sirio, che opera per prevenire e alleviare il disagio e la devianza minorile, sostenendo le famiglie nel loro compito educativo e offrendo uno spazio per il supporto scolastico e l’animazione del tempo libero dei ragazzi, al fine di promuovere la loro piena e attiva partecipazione alla vita sociale. Nell’ambito di questo progetto gli educatori del centro hanno proposto diversi laboratori, anche partendo dalle loro personali passioni, per coinvolgere i piccoli ospiti della struttura in un percorso di trasmissione di saperi ma anche di condivisione delle esperienze di gruppo, per valorizzare e dare sostanza alle aspirazioni e attitudini di ciascuno.
Tra le azioni proposte, il laboratorio “Vi racconto e mi racconto”, curato dalla Psicologa Lucia Vitiello, ha portato tra i ragazzi del Centro le storie di giovani che, seguendo le loro passioni si sono affermati nel loro campo e hanno realizzato i loro sogni. È il caso del giocatore di basket Fabrizio De Gregorio, che ha raccontato di come la sua passione per lo sport lo stia portando lontano, regalandogli successi e soddisfazioni. O la storia di Mattia Altobelli, giovane promessa del Pescara, che ha giocato con i bambini e i ragazzi, ricordando loro che senza regole e senza impegno non si arriva da nessuna parte. E poi c’è stata la testimonianza di Fabrizio Gammieri, giovane docente di batteria e tamburo classico presso la Scuola Civica Musicale F. Ritucci Chinni di Vasto, che ha suonato con i ragazzi e per i ragazzi in compagnia dei suoi allievi, Diego Stinziani e Andera Sabatini. L’energia e la forza trasmesse dalla musica sono state, oltre che un’attrattiva, anche uno stimolo per i ragazzi ad inseguire i loro sogni.
C’è soddisfazione tra gli operatori del Centro per i risultati che questo progetto sta portando, perché non c’è niente di più significativo per un bambino che guardare con i propri occhi e sentire con le proprie orecchie la storia di chi, con impegno, passione e metodo, ce l’ha fatta.